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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ordine degli architetti, i bandi censiti nel 2018: quattro per Agrigento

L'importo stanziato complessivo è di 23.497.866 euro, di cui  774.420 euro per servizi di architettura e ingegneria

Questa mattina, nella sede dell’ordine degli Architetti di Agrigento, si è svolta la conferenza stampa sui dati censiti dall’Onsai dei quali quattro sono investimenti per la città di Agrigento.

Al tavolo dei relatori, Rino La Mendola, vicepresidente del consiglio nazionale degli Architetti; Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento; Francesco Romano, consigliere delegato Lavori pubblici – Onsai dell’Ordine Architetti di Agrigento.

Pubblicati i dati 2018 dell’osservatorio nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria (Onsai) del Consiglio Nazionale degli Architetti. I dati, relativi ai 380 bandi analizzati dalla rete degli ordini degli architetti italiani, nel corso del 2018, rivelano un netto miglioramento, rispetto ai dati relativi alle criticità rilevate nel 2017. 

“I dati del nostro osservatorio - dice Rino La Mendola - ci dicono che il 2018 è stato un anno interessante, durante il quale abbiamo registrato un netto miglioramento del libero mercato dei lavori pubblici, rispetto all’anno precedente. Ciò è da attribuire soprattutto alle novità introdotte al codice dei contratti, dal cosiddetto “Decreto correttivo del 2017”, che ha recepito gran parte delle nostre proposte. Ma, il fiore all’occhiello del 2018 è il Decreto dello scorso 5 dicembre, con il quale l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha dotato le stazioni appaltanti siciliane dei bandi tipo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti; bandi tipo che puntano sulla centralità del progetto, sulla trasparenza, sullo snellimento delle procedure e sull’apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole. A questo si aggiunga che, con decreto dello stesso assessorato alle Infrastrutture, lo scorso 3 ottobre è stato finalmente costituito un fondo di rotazione per finanziare progetti, redatti da liberi professionisti, finalizzati a fruire di fondi comunitari. Tutto ciò, peraltro, stimola una inversione di tendenza di recenti politiche alimentate da provvedimenti come la legge di bilancio al vaglio delle Camere; politiche votate a centralizzare la progettazione nella pubblica amministrazione, sottraendola al libero mercato e privandola delle garanzie di qualità, assicurate dalla concorrenza. Il nostro auspicio di fine anno è che i segni complessivamente positivi del 2018, possano promuovere, per il 2019, un rilancio del settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture in Sicilia ed in particolare nei contesti territoriali che soffrono di un notevole gap infrastrutturale, come quello di Agrigento”.

“I dati del nostro osservatorio ci dicono che il 2018 è stato un anno interessante, durante il quale abbiamo registrato un netto miglioramento del libero mercato dei lavori pubblici, rispetto all’anno precedente. Ciò è da attribuire soprattutto alle novità introdotte al codice dei contratti, dal cosiddetto “Decreto correttivo del 2017”, che ha recepito gran parte delle nostre proposte. Ma, il fiore all’occhiello del 2018 è il Decreto dello scorso 5 dicembre, con il quale l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha dotato le stazioni appaltanti siciliane dei bandi tipo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti; bandi tipo che puntano sulla centralità del progetto, sulla trasparenza, sullo snellimento delle procedure e sull’apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole.

"A questo - dice Alfonso Cimino - si aggiunga che, con decreto dello stesso assessorato alle Infrastrutture, lo scorso 3 ottobre è stato finalmente costituito un fondo di rotazione per finanziare progetti, redatti da liberi professionisti, finalizzati a fruire di fondi comunitari. Tutto ciò, peraltro, stimola una inversione di tendenza di recenti politiche alimentate da provvedimenti come la legge di bilancio al vaglio delle Camere; politiche votate a centralizzare la progettazione nella pubblica amministrazione, sottraendola al libero mercato e privandola delle garanzie di qualità, assicurate dalla concorrenza. Il nostro auspicio di fine anno è che i segni complessivamente positivi del 2018, possano promuovere, per il 2019, un rilancio del settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture in Sicilia ed in particolare nei contesti territoriali che soffrono di un notevole gap infrastrutturale, come quello di Agrigento”.

Sui 380 bandi censiti dall’osservatorio a livello nazionale, 4 riguardano investimenti per la città di Agrigento, per un importo complessivo di 23.497.866 euro, di cui  774.420 euro per servizi di architettura e ingegneria. 

Entrando nel dettaglio dei dati rilevati per Agrigento, si evince che, al di là dell’investimento per la messa in sicurezza della cattedrale, che costituisce un fatto episodico per un importo di 17.188.589 euro, gli altri investimenti ammontano complessivamente a 6.309.277 euro. Pur costituendo un elemento importante, l’importo di tali investimenti è certamente insufficiente per rilanciare l’economia della città.

I dati sono ancora meno significanti per i servizi di architettura e ingegneria, per i quali analogamente si rileva che, nell’ambito dell’intervento sulla cattedrale, sono stati finanziati servizi di architettura e ingegneria per un importo di 719.205 euro, mentre tutti gli altri servizi ammontano a soli 55.215 euro; una cifra del tutto irrisoria per i liberi professionisti, che operano nell’agrigentino.

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