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Sabato, 20 Aprile 2024
Palazzo dei Giganti / Punta Bianca

Locale della movida creato a Punta Bianca, il Comune firma ordinanza di rimozione delle opere abusive

Lo scorso 22 luglio l'avvocato Giuseppe Arnone annunciava che avrebbe presentato un esposto ai vigili urbani. Nei giorni passati, dopo il sopralluogo fatto il primo settembre, è stato firmato il provvedimento che impone il ripristino dei luoghi

Lo scorso 22 luglio l'avvocato Giuseppe Arnone, sempre in prima linea per la tutela di territorio e ambiente, annunciava che avrebbe presentato un esposto ai vigili urbani per un presunto caso di abusivismo a Punta Bianca che è riserva naturale con vincolo sismico e paesaggistico. Martedì scorso, dopo il sopralluogo fatto il primo settembre dal personale tecnico del quinto settore di palazzo dei Giganti assieme alla polizia municipale, è stata firmata un'ordinanza di rimozione e rimessa in pristino dei luoghi. 

Sull'appezzamento di terreno di 3.900 metri quadrati di Punta Bianca è stato accertato - dai funzionari comunali e dall'Ntu della polizia municipale - erano state collocate delle opere abusive.

Di fatto, la scorsa estate era nato un locale che - secondo le intenzioni annunciate sui social - voleva "valorizzare il territorio e donare una nuova vita all'angolo di Punta Bianca, senza mai mancare di rispetto all'ambiente, ma anzi preservandolo". A parlare di "abusivismo" dopo che "alcuni ambientalisti glielo avevano segnalato" - tanto aveva riferito il 22 luglio - è stato, appunto, l'avvocato Arnone. 

Il sopralluogo del primo settembre - secondo quanto emerge dall'ordinanza di rimozione e rimessa in pristino dei luoghi - ha permesso di accertare che erano presenti "pali di legno conficcati nel terreno e collegati tra loro da una corda", "realizzazione di una struttura ombreggiante in legno e teli sulla zona dove è posizionato un chiosco fornito di ruote, targa e gancio per il traino di metri quadrati 36 circa", "tavoli e sedie costituiti da materiale in legno riciclato adattato al fabbisogno (pedane in legno, bobine in legno per cavi e balle di paglia) poggiati a terra", "posizionamento di un bagno chimico semplicemente poggiato sul terreno" - è stato riportato nell'ordinanza firmata dal dirigente del quinto settore, a interim, del Comune Alberto Avenia - . "Opere sprovviste - scrivono sempre dal Municipio - di qualsivoglia documentazione autorizzativa". Martedì 14, appunto, è stata firmata l'ordinanza di rimozione e rimessa in pristino dei luoghi. Negli atti di palazzo dei Giganti non viene però specificato se, nel frattempo, essendo chiuso da fine agosto il locale, le opere ritenute abusive siano o meno ancora a Punta Bianca.  

L'ordinanza è stata comunque firmata martedì 14 marzo. E viene ordinato di "rimuovere, a propria cura e spese, le opere individuate entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento, ripristinando lo stato dei luoghi, con l'avvertenza che, in difetto, - prescrive l'ordinanza - si provvederà d'ufficio". "Nel caso di opere sottoposte a sequestro dall'autorità giudiziaria - questa eventualità viene riportata sistematicamente in ogni ordinanza di rimozione e rimessa in pristino dei luoghi -, dovrà chiedersi il dissequestro al giudice penale prima della demolizione". La squadra Edilizia dei vigili urbani, come procedura prescrive in questo genere di casi, è incaricata di segnalare tempestivamente, alla scadenza del termine prefissato, l'ottemperanza o meno. 

Contro questo provvedimento del Comune è, anche questo è stato spiegato nell'ordinanza, ammesso ricorso al Tar entro 60 giorni o al presidente della Regione entro 120 giorni.     

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