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Operazione "Waterloo"

La maxi inchiesta sul "sistema Campione", la procura replica alla difesa: "Atti e intercettazioni utilizzabili"

I legali dei 45 imputati hanno chiesto al giudice di non acquisire documenti provenienti dalla Dda per un vizio di forma: i pm ribattono

"Gli atti in possesso della procura sono perfettamente utilizzabili perchè pervenuti all'ufficio dalla Dda di Palermo solo di recente": il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, e il pubblico ministero Sara Varazi replicano così ai difensori che avevano sollevato una serie di eccezioni procedurali.

In particolare, secondo i legali dei 45 imputati, si tratterebbe di prove esistenti da tempo che non potevano essere più prodotte e utilizzate nell'udienza preliminare. La questione è di particolare rilevanza perchè, se dovesse essere accolta la richiesta della difesa, verrebbe meno una consistente parte del materiale probatorio al centro dell'impostazione accusatoria. 

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, dopo avere dato la parola ai pm per consentirgli di replicare ha rinviato al 27 gennaio per decidere sul punto.


L'inchiesta ipotizzava una collaudata rete di corruttela messa in piedi dal patron di Girgenti Acque, Marco Campione. Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell'ordine sarebbero stati a disposizione della società e, in particolare del suo presidente, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici. 

L'inchiesta "Waterloo" ruota attorno alla figura dell'imprenditore Marco Campione, ex presidente e "dominus" di Girgenti Acque, al quale si contesta di avere messo in piedi un sistema di corruzione a tutti livelli. Oltre al sessantenne imprenditore, titolare di una catena di aziende che operano nel commercio di diversi settori, erano finiti in carcere altri 7 collaboratori, poi rimessi tutti in libertà dal tribunale del riesame con diverse motivazioni.

Nella lista degli imputati ci sono i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, forze dell'ordine, l'ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere “salvato” Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia, e l'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l'accusa di finanziamento illecito al partito. 

Le indagini sul gruppo Campione, di recente, hanno portato a un provvedimento di sequestro di alcune aziende, nonchè ad un'interdittiva ovvero un provvedimento prefettizio che gli impedisce di stipulare contratti con la pubblica amministrazione. I provvedimenti sono stati prodotti all'udienza. 

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