rotate-mobile
Cronaca

Forze dell'ordine, professionisti, uomini delle istituzioni e politici: inchiesta "Waterloo", tutte le accuse dei pm

Il pool di magistrati della Procura si appresta a chiedere 50 rinvii a giudizio. I capi di imputazione racchiusi in 65 pagine. Nel mirino il "cerchio magico" dell'imprenditore Marco Campione

Ci sono politici, uomini delle forze dell'ordine, pubblici funzionari, professionisti e uomini delle istituzioni di tutti i livelli: nella lista dei cinquanta indagati, nei cui confronti la Procura di Agrigento si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, ci sono tutti i componenti del "cerchio magico" del potentissimo imprenditore Marco Campione.

Il pool di pm, coordinato dal procuratore Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella e composto dai sostituti Sara Varazi, Antonella Pandolfi e Paola Vetro, ha articolato tutte le imputazioni in 65 pagine. 

Ecco l'elenco completo degli indagati nei cui confronti è stato emesso l'avviso di fine inchiesta: Marco Campione; Pietro Arnone, Salvatore Aiola, Silvio Apostoli, Pio Giovanni Avanzato, Bernardo Barone, Francesco Barrovecchio, Alfonso Bugea, Michele Calvello, Michele Campione, Piero Angelo Cutaia, Igino Della Volpe, Leonardo Di Mauro, Nicola Diomede, Eugenio D'Orsi, Salvatore Gabriele, Diego Galluzzo, Luigi Giambra, Gerlando Gibilaro, Giuseppe Giuffrida classe 1948, Giuseppe Giuffrida classe 1952, Salvatore Fanara, Ignazio La Porta, Francesco Paolo Lupo, Claudio Lusa, Maria Rosaria Macaluso, Francesco Macina, Giuseppe Maragliano, Gianfranco Miccichè, Giuseppe Milano, Salvatore Montana Lampo, Giovanni Nicolosi, Alberto Paderni, Calogero Patti, Gerlando Paderni, Gerlando Piparo, Giovanni Pitruzzella, Gian Domenico Ponzo, Fulvio Riccio, Giancarlo Rosato, Calogero Sala, Patrizia Maria Scimecca, Francesco Scoma, Carlo Sorci, Pietro Sorci, Michele Termini, Maria Terrana, Rino Vella, Giorgio Vetro, Roberto Violante e Salvatore Vita. 

A venti indagati è contestata l'associazione a delinquere "perché si associavano tra loro al fine di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, violazione di sigilli, furto, ricettazione, contraffazione di marchi registrati, nonché più reati tributari, societari e in materia ambientale, commettendo altresì, in tempi diversi e successivi, numerosi fatti illeciti specifici agendo tutti consapevolmente e stabilmente, fornendo ciascuno plurimi consapevoli contributi materiali e morali alla consumazione dei reati fine  beneficiando degli ingenti proventi economici dell’attività illecita". 

Il vincolo associativo è contestato a dirigenti, componenti del consiglio di amministrazione e semplici dipendenti di Girgenti Acque e della società "gemella" Hydortecne, ovvero: Marco Campione, Arnone, Patti, Cutaia, Ponzo, Barrovecchio, Sala, Della Volpe, Galluzzo, Fanara, Gabriele, Carlo Sorci, La Porta, Pietro Sorci, Termini, Macaluso, Terrana, Nicolosi, Michele Campione e Giuffrida classe 1948 (ex amministratore delegato di Girgenti Acque). 

Il giornalista Alfonso Bugea, il consigliere comunale di Cattolica Eraclea Giuseppe Giuffrida, quattro componenti della società di revisione contabile "Deloitte e Touche" - Claudio Lusa, Michele Calvello, Francesco Macina e Alberto Paderni -, l'ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, Giovanni Pitruzzella, avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea e il consulente dell'autorità d'ambito ottimale Fulvio Riccio sono accusati di avere concorso, senza farne parte, nell'associazione a delinquere avendo dato un contributo diverso e specifico in ragione della loro attività.

Nella lista una lunghissima ipotesi di corruzione che scaturiscono dal filone di indagini sul cosiddetto "assumificio" e coinvolgono, fra gli altri l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, l'ex consigliere comunale e assessore Gerlando Gibilaro e diversi appartenenti alle forze dell'ordine che, secondo quanto ipotizzano i pm, avrebbero asservito il proprio ruolo di pubblico ufficiale facendo dei favori o rivelando informazioni riservate a Marco Campione in cambio di un posto di lavoro, alle dipendenze di Girgenti Acque e Hydortecne, per amici e familiari. 

Altri segmenti di indagine ipotizzano reati ambientali e tributari.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forze dell'ordine, professionisti, uomini delle istituzioni e politici: inchiesta "Waterloo", tutte le accuse dei pm

AgrigentoNotizie è in caricamento