rotate-mobile
Operazione "Waterloo"

La maxi-inchiesta sul "sistema Campione": archiviazione per 38 indagati fra politici, professionisti, funzionari e forze dell'ordine

Il gip chiude il caso - come richiesto dalla procura che ha chiesto da tempo il rinvio a giudizio per altri 47 imputati - per alcuni "big" della politica nazionale come Riccardo Gallo, Angelo Capodicasa e Vincenzo Fontana, l'alto magistrato Raffaele De Lipsis e il padre dell'ex ministro Angelo Alfano

Il gip del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta a carico di 38 indagati della maxi inchiesta sulla rete di asservimento e corruzione che sarebbe stata allestita dall'ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione.

L'ipotesi della procura è che il potentissimo imprenditore, potendo contare su centinaia di posti di lavoro connessi alla gestione del servizio idrico nell'Agrigentino, avesse messo in piedi una vera e propria organizzazione a delinquere, composta da professionisti, forze dell'ordine, pubblici funzionari, big della politica, uomini delle istituzioni o semplici faccendieri che, in cambio di un'occupazione per amici e familiari, talvolta pure di un co.co.co. da 500 euro al mese, avrebbero asservito la propria funzione - professionale o istituzionale - a Campione.

Il patron di Girgenti Acque, quindi, avrebbe potuto beneficiare di favori, omessi controlli e trattamenti privilegiati che andavano dalla rivelazione di notizie segrete da parte delle forze dell'ordine alle campagne di stampa a senso unico fino all'insabbiamento del provvedimento amministrativo prefettizio che avrebbe fatto fallire la sua azienda.

Il pool di pm agrigentini, coordinati dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella, ha chiesto da tempo il rinvio a giudizio di 47 persone e l'udienza preliminare è arrivata alla fase decisiva. La posizione di altri 38 indagati è stata, adesso, archiviata su richiesta degli stessi magistrati che hanno ritenuto non provata la partecipazione al sodalizio criminale. 

Nella lista ci sono alcuni "big" della politica nazionale come Riccardo Gallo, Angelo Capodicasa e Vincenzo Fontana, l'alto magistrato Raffaele De Lipsis e Angelo Alfano, insegnante in pensione padre dell'ex ministro Angelino. E poi ancora l'ex sindaco e deputato regionale Giovanni Panepinto, presidenti o ex presidenti di enti pubblici come Pietro Leto e Calogero Piro, gli avvocati Giuseppe Scozzari, Arnaldo Faro e Giancarlo Rosato e i giornalisti Franco e Lelio Castaldo.

Un grosso filone dell'indagine è relativo alle assunzioni: in alcuni casi il gip ha ritenuto che i politici, i funzionari e il padre dell'ex ministro Alfano avessero pressato o gestito in prima persona numerosi posti di lavoro per i loro "raccomandati". Non essendoci, però, riscontri certi in merito ad eventuali contropartite non si configura alcuna corruzione e, in generale, alcun reato.

Tutti i nomi degli indagati che escono di scena

Michele Campione, Maria Rosaria Macaluso, Angelo Alfano (padre dell’ex ministro), Filippo Caci, Riccardo Gallo Afflitto, Angelo Capodicasa, Pietro Pasquale Leto, Piero Macedonio (nel frattempo deceduto), Lelio Castaldo, Franco Castaldo, Raffaele De Lipsis (ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia), Enzo Fontana, Giuseppe Marchese, Giovanni Panepinto, Gerlando Piro, Luca Salvato, Giuseppe Scozzari, Giacomo Antronaco, Giuseppe Arcuri, Maurizio Carlino, Giovanni Caucci, Salvatore Cossu, Antonio D’Amico, Domenico D’Amico, Luigi D’Amico, Carmelo D’Angelo, Carmelo Dante, Pietro Di Vincenzo, Arnaldo Faro, Filippo Rosario Franco, Flavio Gucciardino, Giuseppe Pitruzzella, Vincenzo Puzzo, Antonino Saitta, Alberto Sorrentino, Emanuele Terrana, Giuseppe Valenza, Carmelo Vella. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La maxi-inchiesta sul "sistema Campione": archiviazione per 38 indagati fra politici, professionisti, funzionari e forze dell'ordine

AgrigentoNotizie è in caricamento