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Cronaca

"L'assunzione dei familiari in cambio di favori e notizie riservate", due marescialli nelle "rete Campione"

Gli inquirenti ritengono che l'ex presidente di Girgenti Acque abbia corrotto, fra gli altri, pure due marescialli a capo di due stazioni cittadine

Pubblici funzionari, politici, professionisti e pure due marescialli. Nella "rete" dell'ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, c'erano anche numerosi esponenti delle forze dell'ordine. Il sistema ipotizzato dagli inquirenti è sempre lo stesso. Il potentissimo imprenditore, potendo contare su centinaia di posti di lavoro, incarichi e collaborazioni, spesso con i soldi pubblici degli utenti del servizio idrico, assumeva mogli, familiari e amici delle persone giuste per mettersele dalla sua parte.

Non potevano mancare anche marescialli a capo di stazioni di paese, molto utili per risolvere le questioni locali. Due sottufficiali, quindi, in cambio dell'assunzione del fratello e della moglie, si misero a totale disposizione informandolo di una querela che era stata presentata nei confronti della società e fornendogli altro supporto.

"Dalla conversazione - scrivono gli inquirenti a proposito di un'intercettazione del 2015 - è possibile ricavare quali potessero essere i benefici illeciti che Campione ricavava dall’assunzione dei familiari di pubblici funzionari. L’assunzione della moglie del maresciallo omissis, ad esempio, consentiva a Campione di avere, indebitamente, informazioni su procedimenti penali mentre gli stessi erano ancora coperti dal segreto".

E poi ancora: "Tale illecita merce di scambio veniva usata anche dal maresciallo omissis. Infatti, il maresciallo, alla presenza del suo comandante di stazione maresciallo, dopo aver fornito le informazioni sulla querela presentata da una donna, chiedeva a Campione di assumere suo fratello. Campione acconsentiva senza alcun indugio, mostrando la sua disponibilità a incontrare omissis, personalmente, il pomeriggio di quello stesso giorno lunedì 9 marzo 2015, per metterlo al lavoro l’indomani".

Ed effettivamente, soltanto 4 giorni dopo, il 13 marzo del 2015, l'uomo verrà assunto presso la società Hydortecne con contratto a tempo indeterminato part time. 

I pm aggiungono: "L’intera vicenda costituisce un ulteriore elemento per affermare che anche le assunzioni di personale in Hydortecne erano decise da Campione, nonostante lo stesso non avesse formalmente alcun potere di amministrazione in quella società, dato che era amministrata di diritto da Pietro Arnone, a quell’epoca presidente del Cda". 

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