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Cronaca Licata

Traffico illecito di carburante, conclusa l'inchiesta "Self service": 27 indagati

La Procura ha fatto notificare gli avvisi che preludono alla richiesta di rinvio a giudizio. Fra le accuse contestate il falso e la ricettazione. La benzina sarebbe stata messa in circolazione a prezzi agevolati in violazione della normativa fiscale

La Procura della Repubblica ha fatto notificare 27 avvisi di conclusione delle indagini a carico di altrettanti indagati dell'inchiesta "Self service" che ipotizza un traffico illecito di carburante.

"Diverse migliaia di litri - ricostruisce con una nota la Guardia costiera di Licata che ha svolto le indagini sul campo - sono state messe in commercio in spregio alla normativa fiscale di settore e a danno degli operatori onesti ad un costo ingiustamente agevolato".

L'ipotesi degli inquirenti, in sostanza, è che il carburante destinato alle imbarcazioni da pesca, che viene venduto con un regime di accise agevolate e, quindi, ad un prezzo inferiore, sarebbe stato immesso illecitamente "in un circuito di
distribuzione secondario, per gli usi privati di automobilisti e diportisti incuranti delle rigide norme fiscali di settore. Quasi 30.000 litri di gasolio - si legge sempre nella nota della Guardia costiera -, acquistato in regime di accise agevolate, sarebbe stato rivenduto a terzi o destinato agli scopi più disparati, dall’utilizzo nelle automobili private a quello nelle imbarcazioni da diporto".

Le indagini, appena concluse, sono iniziate nel 2019. Le ipotesi di reato contestate vanno dal falso alla ricettazione in concorso. 

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