Gli tolgono la prostata, ma denuncia di aver subito danni: chiesti quasi 300mila euro
L'azienda sanitaria si è costituita in giudizio ritenendo che non esistano profili di responsabilità per i sanitari
Ha subito un delicato intervento alla prostata e ma è stato costretto poi a sottoporsi a nuove operazioni perché, sostiene, sono stati commessi alcuni errori sanitari: chiesti quasi 300mila euro di risarcimento all'Azienda sanitaria provinciale.
A presentare ricorso, ovviamente, un uomo che si era rivolto ad un reparto della provincia nell'estate del 2019. Quella operazione di prostactomia, sostiene il cittadino, furono "causa di successivi ricoveri, anche in strutture esterne, per sottoporsi ad altri quattro interventi chirurgici".
La prima udienza della vicenda si terrà il prossimo 21 giugno: il paziente ha chiesto attraverso il proprio legale che venga dichiarata "la responsabilità per colpa medica dei sanitari per le lesioni sofferte" oltre che la condanna al risarcimento di tutti i danni subiti, nella misura complessiva di 295.732 euro.
Secondo l'Azienda, "dall'esito dell'istruttoria e dall'esame della documentazione pervenuta ... non sono emersi elementi di responsabilità a carico dei sanitari, e per tal motivo, l'azienda sanitaria non ha aderito al procedimento di mediazione".