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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sfuggito alla maxi operazione "Piazza pulita", arrestato pusher: si era rifugiato in Svizzera

Era il 23 aprile scorso, ed i militari dell'Arma, avevano smantellato una delle più importanti piazze di spaccio del centro città. Spacciatori spietati e violenti avevano seminato panico

Erano sulle sue tracce dal 23 aprile scorso, giorno, in cui, fu smantellata la piazza di spaccio del centro città. L'operazione "Piazza pulita" era stata conclusa da oltre cento carabinieri, con l'ausilio di un elicottero e di unità cinofile. Nelle ultime ore, i militari dell'Arma, del comando Ppovinciale di Agrigento hanno catturato, di rientro dalla Svizzera, Singhateh Lamin, 22 enne, gambiano, residente a Palermo, ritenuto uno dei pusher appartenenti alla banda di spacciatori violenti .

Gli investigatori dell’Arma, sulle tracce del ricercato da mesi, quando si era reso irreperibile subito dopo l’emissione di un provvedimento restrittivo, di fatto, non hanno mai mollato la presa, essendo a conoscenza che l’uomo si era probabilmente rifugiato in territorio elvetico. Da qui ne è nata una caccia all’uomo senza tregua, che ha fatto stringere il cerchio delle ricerche sempre più ed attivando i canali di cooperazione internazionale, i carabinieri lo hanno sorpreso di rientro dalla Svizzera, precisamente all’aeroporto di Roma Fiumicino, dove gli hanno stretto le manette ai polsi, trasferendolo subito in carcere, dopo avergli notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento.  

Hashish all'uscita di scuola o per l'happy hour: il blitz "Piazza pulita" cancella lo spaccio nel centro storico

Le indagini sulla banda di spietati pusher, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, avevano documentato l’esistenza di una violenta cellula straniera, dedita allo spaccio a cielo aperto nel pieno centro di Agrigento, con numerose cessioni di droga fatte anche a minori. Sei furono gli arresti il giorno del blitz, con l’accusa per tutti di “detenzione e spaccio di droga”.

Il dato inquietante che era emerso durante l’inchiesta, è che tra i 32 soggetti segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne ed alcuni addirittura erano sedicenni. Inoltre, le telecamere dei Carabinieri avevano documentato momenti di brutale violenza, oltre ad una fiorente attività di spaccio davanti le scuole e vicino ai luoghi della movida. Infatti, in varie occasioni, erano stati filmati gli spacciatori mentre spaccavano bottiglie di vetro in testa ai giovani clienti. Durante il maxi blitz, un centinaio di carabinieri, avvalendosi di unità cinofile, avevano setacciato minuziosamente alcuni immobili in stato di abbandono e rifugi di fortuna del centro storico di Agrigento ed in particolare di Piazzetta Ravanusella, all’interno dei quali spesso erano state nascoste le dosi di droga. Pochi giorni dopo l’operazione, gli immobili in questione sono stati messi in sicurezza dalla locale amministrazione comunale. Gli operai del comune, assistiti dai carabinieri, hanno infatti bonificato le case disabitate che venivano utilizzate come “deposito” per occultare le dosi di droga, eliminando i potenziali nascondigli.

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