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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Eseguirono "a risparmio" dei lavori per il porto di Riposto, indagati anche imprenditori agrigentini

Secondo l'accusa, sarebbero stati realizzati in modo difforme da quanto previsto nel progetto con una conseguente diminuzione della sicurezza delle opere costruite e un indebito profitto per l'impresa, che avrebbe risparmiato circa la meta' della somma stanziata

Avrebbero speso la metà del budget stanziato per costruire delle strutture a protezione del primo bacino del porto turistico di Riposto, alterando così la sicurezza del progetto iniziale. La guardia di finanza etnea ha eseguito un’ordinanza disposta dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Catania nei confronti di 6 persone, sottoposte ad indagine per frode nelle pubbliche forniture. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Palermo, Catania e Messina, ma anche in quella di Agrigento (tra il capoluogo e Naro) e riguardano un'indagine su lavori pubblici eseguiti nel periodo ottobre/novembre 2019 per la protezione dello specchio acqueo del primo bacino del porto di Riposto. Secondo l'accusa, sarebbero stati realizzati in modo difforme da quanto previsto nel progetto con una conseguente diminuzione della sicurezza delle opere costruite e un indebito profitto per l'impresa, che avrebbe risparmiato circa la meta' della somma stanziata.

L'operazione e' stata denominata "Pecunia portuum" ed ha coinvolto la guardia di finanza di Riposto in fase di indagine. Il Gip ha disposto la sospensione per 12 mesi dall'esercizio del pubblico ufficio, con interdizione temporanea di tutte le attivita' ad esso inerenti nei confronti di Francesco D'Amore, funzionario direttivo del Servizio 8 (Infrastrutture marittime e portuali) del dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilita' della Regione Siciliana; il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e il divieto di esercitare la professione per 12 mesi, con interdizione di tutte le attivita' ad essa inerenti, nei confronti dell'ingegnere di Messina Antonino Sutera; il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e il divieto di esercitare attivita' d'impresa e di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, con interdizione delle attivita' ad esse inerenti, per 12 mesi nei confronti degli imprenditori edili Francesco e Calogero Palilla, Pietro Condipodero Marchetta e Michele Giuffrida.

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