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Sabato, 20 Aprile 2024
Operazione "Fish & Drug" / Porto Empedocle

L'inchiesta sui carichi di droga gettati in mare e ripescati: il riesame dice no ad altri 3 arresti

Il tribunale della libertà conferma l'ordinanza del gip che aveva respinto la richiesta della procura di emettere le ordinanze cautelari nei confronti degli indagati

No dal tribunale del riesame all'arresto di altri tre indagati nell'ambito dell'operazione "Fish and drug", che ha sgominato un vasto giro di droga nella provincia agrigentina. 

I giudici hanno rigettato l'appello del pubblico ministero Sara Varazi che chiedeva di annullare l'ordinanza del gip Francesco Provenzano disponendo, quindi, la custodia in carcere per i fratelli Francesco e Calogero Salemi, 67 e 64 anni, di Porto Empedocle. Il difensore, l'avvocato Luigi Troja, ha sostenuto che non vi fossero sufficienti indizi di colpevolezza nei loro confronti e che, in ogni caso, mancassero le esigenze cautelari.

Rigettato anche l'appello della procura per Vincenzo Bellomo, 30 anni, di Porto Empedocle: i pm chiedevano gli arresti domiciliari, il difensore (l'avvocato Alba Raguccia) ha replicato sostenendo che l'ordinanza del giudice che rigettava il provvedimento fosse coerente con le risultanze delle indagini che non avrebbero provato, secondo il legale, la responsabilità dell'indagato.

Sono 48, in tutto, gli indagati e 17 le persone raggiunte da misure cautelari. Il pm ha chiesto altre 24 provvedimenti restrittivi ma la gran parte degli appelli, fino ad ora, è stato rigettato. L'inchiesta ha accertato anche che il gruppo di spacciatori avrebbe abbandonato in mare, davanti al porto empedoclino, dei carichi di hashish recuperati poi con le reti di un motopesca.

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