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Martedì, 28 Marzo 2023
Cronaca

"Frode da 200 milioni di euro con finti depositi di alcolici", l'udienza preliminare non decolla

Ancora un rinvio per un problema nelle notifiche a due dei ventisei imputati: la presunta organizzazione transnazionale avrebbe avuto una cellula a Favara

Ancora problemi nelle notifiche fra mancati recapiti e indirizzi degli imputati non del tutto chiari: slitta, per la seconda volta, l'avvio dell'udienza preliminare scaturita dall'operazione "Criminal drink" che ipotizza una truffa colossale, di un importo complessivo superiore ai 200 milioni di euro, nella gestione dei depositi di alcolici.

Ventisei gli imputati nei cui confronti il pm Elenia Manno ha chiesto il rinvio a giudizio. La Procura, in particolare, ipotizza la fittizia movimentazione dei prodotti alcolici da un deposito all'altro, in giro per il mondo, al solo scopo di eludere il pagamento delle accise sfruttando regimi e agevolazioni fiscali di cui non si aveva diritto.

Nella lista degli imputati ci sono professionisti, uomini d'affari e imprenditori di mezza Italia accusati di avere messo in piedi un’associazione transnazionale, che attraverso la creazione di depositi fiscali fittizi, gestiva un traffico illecito di prodotti alcolici.

Le indagini sono state svolte sul campo dalla Guardia di Finanza e, a partire dal luglio del 2016, hanno portato a decine di arresti e sequestri per decine di milioni di euro a più riprese nei confronti dei componenti della banda che movimentava la merce in giro per il mondo, solo sulla carta, al fine - sostiene l'accusa - di ottenere la sospensione delle accise.

L'Agenzia delle dogane e una società francese - la SD Log -, che sarebbe stata danneggiata in relazione alla gestione di uno dei depositi, si costituiranno parte civile con l'assistenza dell'avvocatura di Stato e del legale Antonella Arcieri. Il 4 marzo si torna in aula.

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