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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Contrabbando di tabacchi e ricettazione, un'assoluzione e due condanne ridotte in appello

I giudici scagionano il cinquantaquattrenne Filippo Solina e rideterminano le pene per Salvatore Spalma e Fadhel Moncer

Un'assoluzione e due condanne ridotte al processo di appello scaturito dall’operazione “Barbanera”, che ipotizzava una tratta di clandestini dalla Tunisia e un giro di contrabbando.

In primo grado, il 29 luglio dell'anno scorso, la Corte di assise di Trapani, aveva deciso tre condanne e un'assoluzione: era caduta, però, l'accusa più grave di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti. 

Gli imputati di questo stralcio erano tre. Si tratta di Filippo Solina, di Lampedusa, 54 anni, Salvatore Spalma, di Agrigento, 31 anni e Fadhel Moncer, 40 anni.

Per Moncer, principale imputato, che ha ispirato il nome dell'inchiesta, in primo grado erano stati decisi 7 anni e 10 mesi di reclusione. Due anni per Solina riconosciuto colpevole di ricettazione e non di contrabbando e due anni e sei mesi per Spalma.

I difensori dei tre imputati condannati (gli avvocati Salvatore Pennica, Luigi Pipitone, Isidoro Sebastiano Genna, Baldassare Lauria ed Ettore Rodriquenz) hanno impugnato il verdetto e la Corte di assise di appello di Palermo ha assolto Solina dall'unica imputazione rimasta in piedi. Condanna ridotta a 1 anno per Spalma e 5 anni e 2 mesi per Moncer per effetto dall'assoluzione di singoli capi di imputazione.

L’operazione è scattata nel gennaio del 2019. Secondo la tesi dei pm, che non ha trovato completo riscontro nei due gradi di giudizio, i quattro imputati avevano gestito un vasto traffico internazionale di migranti e un contrabbando di tabacchi.

L’operazione, messa a segno dalla Guardia di Finanza, è stata chiamata “Barbanera”, come il famoso pirata: sarebbe stato questo lo pseudonimo di Moncer. Il sodalizio criminale, sempre secondo l'ipotesi iniziale, avrebbe trasportato, in giro per le coste siciliane, dai 10 ai 15 migranti irregolari, oltre ad una quantità variabile di tabacchi di contrabbando per svariati quintali.

Una delle frasi intercettate durante le indagini aveva messo in allerta gli inquirenti. "Arriva a scoppiare una bomba dietro la caserma dei carabinieri a Marsala, che succede? Sai, gli sbirri scappano da Marsala", diceva intercettato proprio Moncer. 

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