Nella “casuzza”, ovvero l’immobile preso in affitto dai pusher, ma anche a bordo delle automobili, in strada e persino nei pressi di una caserma. Non c’era una centrale fissa dello spaccio a Favara, ma la compravendita di sostanze stupefacenti avveniva anche in modo itinerante.
Smercio di hashish e cocaina a Favara: quel cellulare perso che diventa la chiave di volta
“La tipologia di droga da piazzare variava in funzione delle disponibilità del momento. “C’erano dei periodi differenti di consumo – dice ai microfoni di AgrigentoNotizie il vice questore aggiunto Giovanni Minardi - . Se si riusciva a trovare in maniera facile dell’hashish, questo veniva abbondantemente venduto. Da un’intercettazione – aggiunge il dirigente capo della Squadra Mobile di Agrigento - sembrerebbe che l’erba era meno gradita rispetto ad altre sostanze”.
Blitz antidroga "Casuzza", ecco i nomi dei destinatari delle misure cautelari
Approfondimenti
- Persone:
- Sara Varazi, Giovanni Minardi, Giovanni Franco
- Argomenti:
- arresti
- droga
- polizia