Droga ceduta anche nei pressi di una caserma, Minardi: "L'erba era la meno gradita"
Le indagini, coordinate dai pm Gloria Andreoli e Sara Varazi, hanno documentato 72 casi di spaccio
Nella “casuzza”, ovvero l’immobile preso in affitto dai pusher, ma anche a bordo delle automobili, in strada e persino nei pressi di una caserma. Non c’era una centrale fissa dello spaccio a Favara, ma la compravendita di sostanze stupefacenti avveniva anche in modo itinerante.
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“La tipologia di droga da piazzare variava in funzione delle disponibilità del momento. “C’erano dei periodi differenti di consumo – dice ai microfoni di AgrigentoNotizie il vice questore aggiunto Giovanni Minardi - . Se si riusciva a trovare in maniera facile dell’hashish, questo veniva abbondantemente venduto. Da un’intercettazione – aggiunge il dirigente capo della Squadra Mobile di Agrigento - sembrerebbe che l’erba era meno gradita rispetto ad altre sostanze”.
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