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Cronaca

Accoltellato a morte per affari, notte di sangue a San Benedetto

Ci sarebbero motivi economici alla base dell'omicidio avvenuto nella zona industriale. Il reo confesso del delitto, il palermitano Giovanni Riggio ha detto agli investigatori: "Si rifiutò di darmi i soldi"

Una storia di affari finita male. Prima l’omicidio, poi l'allontanamento verso Palermo ed infine la confessione. Ci sarebbero motivi economici alla base dell’omicidio avvenuto nella serata di ieri in contrada San Benedetto, nella zona industriale di Agrigento. Ad essere ucciso a coltellate dal suo socio in affari è stato Giuseppe Mattina, meccanico di 41 anni. L’autore del delitto, reo confesso, sarebbe invece il palermitano Giovanni Riggio, 29 anni, che dopo il delitto, è tornato, appunto, a Palermo dove, alla fine, ha deciso di costituirsi.

IL FATTO: UOMO UCCISO A COLTELLATE NELLA ZONA INDUSTRIALE

Insieme - secondo quanto raccontato dal reo confesso agli agenti del commissariato di Brancaccio, a Palermo - i due, in contrada San Benedetto, stavano per aprire un’officina e forse anche una rivendita di auto usate.  Ma vi sarebbero stati dei problemi economici e dunque dei dissidi.  Ed in gioco c’erano diverse somme di denaro. L’ennesima discussione, nella serata di ieri, è sfociata in tragedia. Il cadavere di Giuseppe Mattina, martoriato dalle coltellate, è stato trovato legato con del nastro adesivo ed in una pozza di sangue. Spetterà, naturalmente, agli investigatori verificare il racconto del presunto omicida e ricostruire, con certezza, il movente.

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