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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Favara

L'omicidio di Favara, il pensionato 79enne confessa: arrestato e portato in carcere

Vincenzo Galiano dopo tre ore di interrogatorio - svolto al comando provinciale dell'Arma di Agrigento - ha ammesso d'aver esploso lui diversi colpi di pistola contro Baldassare Contrino di 73 anni

Ha confessato. Vincenzo Galiano, il pensionato settantanovenne di Favara, dopo tre ore di interrogatorio - svolto al comando provinciale dell'Arma di Agrigento - ha ammesso d'aver esploso diversi colpi di pistola - per difendersi - contro Baldassare Contrino di 73 anni. L'omicidio è avvenuto questa mattina in via Felice da Sambuca, che si trova in contrada Caltafaraci alle spalle del collegio di Maria, nel quartiere di Favara Ovest.

Una lite finisce in tragedia: ucciso un pensionato di 73 anni 

Fra i due favaresi pare che vi fossero stati pregressi alterchi e litigate per vari motivi. Stamani si sono incontrati. Non è chiaro - e sarà oggetto di un approfondimento investigativo successivo - se fra i due vi sia stato un incontro causale o se invece s'erano dati un appuntamento chiarificatore. 

Omicidio a Favara, sospettato un anziano

Dalle parole s'è ben presto passati alle mani: vi è stata una colluttazione durante la quale il settantatreenne, Baldassare Contrino, avrebbe tentato di scagliarsi contro Vincenzo Galiano con un'ascia. Il settantanovenne avrebbe tirato fuori, per difendersi, un vecchio revolver, calibro 38, e avrebbe fatto fuoco contro Contrino. Il settantreenne, seppur colpito da numerosi colpi di pistola, è riuscito a mettersi a bordo del trattore ed ha cercato di allontanarsi. Si è però accasciato poco dopo sul volante dello stesso trattore.

IL VIDEO. "Pioggia" di proiettili su un 73enne, in caserma un sospettato: ha 79 anni 

I carabinieri della tenenza di Favara, che si sono immediatamente mobilitati assieme al nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Agrigento e al nucleo investigativo del reparto Operativo, hanno prima sequestrato l'arma. La pistola è stata rinvenuta sul selciato. I militari dell'Arma hanno appurato che il revolver fosse detenuto, dal settantanovenne, illegalmente. A quanto pare si tratterebbe di una vecchia arma che Galiano aveva ereditato da uno zio e che aveva in macchina solo perché stava per portarla ai carabinieri per denunciarla. 

L'anziano che ha esploso i colpi è stato rintracciato poco dopo ed è stato prima portato prima al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento dove i medici gli hanno applicato alcuni punti di sutura alla testa e gli hanno medicato le altre ferite riportate anche al volto. Poi è stato portato al comando provinciale dell'Arma dove i carabinieri e il Pm Chiara Bisso lo hanno interrogato per circa tre ore. Alla fine l'anziano, rappresentato e difeso dall'avvocato Calogero Vetro, ha ammesso - nonostante lo stato confusionale nel quale si troverebbe - d'aver sparato per difendersi. 

Vincenzo Galiano è stato portato alla casa circondariale di contrada Petrusa. Domani dovrà essere riaccompagnato di nuovo in ospedale per essere sottoposto ad una nuova Tac.     

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