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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

Omicidio Azzarello, due killer in azione: uno con pistola, l'altro con fucile

Sulla salma del trentanovenne di Palma di Montechiaro ieri è stata effettuata l'autopsia, il medico legale consegnerà in Procura la relazione entro 60 giorni

Sono stati due i killer che hanno agito. Uno con una pistola, calibro 9, e l'altro imbracciando un fucile calibro 12. Un "commando" di fuoco che non ha lasciato scampo - nella tarda mattinata di martedì scorso, in contrada Burrainiti ad Agrigento - a Salvatore Azzarello, 39 anni, incensurato, di Palma di Montechiaro. La salma dell'uomo, proprietario di un'azienda agricola che si occupa anche di movimento terra, ieri pomeriggio è stata sottoposta ad autopsia. Ad effettuare l'importante - ai fini investigativi - esame è stato il medico legale Cataldo Raffino dell'università degli studi di Catania.

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Il medico consegnerà, in Procura, la relazione - con tutti i dati definitivi - entro 60 giorni. Fitto, categorico, - né potrebbe essere altrimenti visto che l'inchiesta è, naturalmente, coperta da segreto istruttorio - il silenzio di investigatori ed inquirenti. Nonostante manchi l'ufficialità, però, pare proprio che, martedì, in contrada Burrainiti - una zona di campagna fra il quartiere commerciale agrigentino del Villaggio Mosè e la strada che conduce verso la diga di Naro - siano entrati in azione due killer, con armi diverse.

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I carabinieri della compagnia di Licata e quelli del reparto operativo di Agrigento hanno quasi ultimato l'audizione di familiari, amici e conoscenti della vittima. Nonostante il raggio di convocati sia stato ampliato, pare che nessuno abbia saputo fornire elementi utili all'inchiesta. Nessuno saprebbe nulla, nessuno sarebbe capace di spiegarsi perché è stato messo a segno l'agguato.

I militari dell'Arma, naturalmente, nel più fitto riserbo, continueranno - coordinati dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo di inchiesta, Simona Faga - a "scavare" nella vita e nel passato, sia lontano che recente, di Salvatore Azzarello, concentrandosi sul territorio di Palma di Montechiaro. Anche se l'omicidio è avvenuto in una zona d'aperta campagna di Agrigento, per gli investigatori non sembrano esserci dubbi: il delitto è in relazione con la città di Palma di Montechiaro.

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