"Hanno occupato oltre 1700 metri quadri di demanio marino", scatta maxi sequestro
I sigilli sono scattati questa mattina al termine di un'attività di indagine condotta dalla Procura di Sciacca a carico di un'azienda
Quasi 2mila metri di suolo demaniale sono stati sottoposti a sequestro penale da parte dei militari del Nucleo operativo di polizia ambientale della Guardia costiera di Sciacca perchè ritenuti occupati abusivamente da un'impresa edile.
I sigilli sono scattati questa mattina al termine di un'attività di indagine condotta dalla Procura di Sciacca e iniziata a gennaio durante la quale, dice una nota, è stata sottoposta a verifica la "documentazione tecnica e di settore (mappe catastali, autorizzazioni, concessioni edilizie, estratti planimetrici, atti pubblici riguardanti i passaggi di proprietà tra persone e società, etc.) e sono state analizzate le informazioni fornite dal servizio territorio ambiente della Regione Sicilia".
Verifiche che, dicono i militari, hanno consentito di appurare "l’arbitraria occupazione, che si protraeva da diversi anni in assenza di qualsivoglia titolo concessorio, di un’area demaniale di 1.546 metri quadri circa e di una struttura di 166 metri quadri circa praticamente a ridosso del mare che venivano utilizzate per lo stoccaggio di numeroso materiale edile destinato a successiva vendita, anch’esso sottoposto a vincolo giudiziario".
Al titolare dell’impresa edile sono stati contestati reati connessi all’occupazione arbitraria e abusiva di spazio demaniale marittimo, violazioni al Codice dei beni culturali (per opere che sarebbero state eseguite in assenza di autorizzazione) e varie inosservanze alle regole connesse alla corretta gestione dei rifiuti. Questo perché, durante l'ispezione, sono emerse numerose aree in cui erano stati depositati rifiuti "in modo non consono".