rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
L'emergenza sanitaria

Vaccino obbligatorio sul lavoro: cosa cambia da oggi e come funziona il periodo di tolleranza

Scatta l'obbligo vaccinale contro il Covid per il personale scolastico - non solo docenti - e per le forze dell'ordine. Multe salatissime, ma la normativa prevede un periodo di tolleranza per consentire a chi vuole di mettersi in regola

Metà dicembre era la data limite stabilita da settimane. Da oggi mercoledì 15 dicembre scatta in Italia l'obbligo vaccinale contro il Covid per il personale scolastico - non solo docenti - e delle forze dell'ordine, dunque per queste due categorie al lavoro solo con il Super green pass. E chi non si adegua alle nuove regole rischia multe salate e la sospensione. Via manette e arma in dotazione a chi tra le forze dell'ordine non si vaccina. Ma c'è un periodo di tolleranza.

Vaccini obbligatori per scuola e forze dell'ordine da oggi

Nella circolare di ieri del ministero dell'Interno sull'obbligo vaccinale per le forze dell'ordine -"Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico" - come previsto dall'ultimo decreto sulle misure anti-Covid varato dal governo, si legge che "l'adempimento dell'obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e a far data dal 15 dicembre 2021 la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute". L'obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio. "Il giorno 15 dicembre - si legge infatti nella circolare - il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l'adempimento dell'obbligo vaccinale".

Se tale documentazione non arriverà, l'amministrazione competente dovrà invitare "senza indugio, l'interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell'invito" la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della "tessera di riconoscimento, la placca, l'arma in dotazione e le manette".

"La vaccinazione costituisce un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative", ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, precisando che un "eventuale inadempimento comporterà l'immediata sospensione dal servizio, senza ricadute disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". La titolare del Viminale ha sottolineato la possibilità di "un continuo monitoraggio sugli operatori che hanno adempiuto all'obbligo": prima non era consentito per la privacy, "oggi è invece possibile per la necessaria verifica posta in carico dei datori di lavoro. Ci si attende da questo un'ulteriore spinta ad aderire alla campagna da parte degli operatori".

Nei vari settori interessati, i dirigenti che hanno il compito di verificare la regolarità delle singoli posizioni sono già in grado di sapere chi è a rischio sospensione.

Multe fino a 1.000 euro

Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. "La svolgimento dell'attività lavorativa in violazione dell'obbligo vaccinale - si legge infatti nella circolare - è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500". Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni fino a mille euro.

L'obbligo di sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-Covid scatta anche per il personale scolastico. Tra le categorie per cui è previsto l'obbligo vaccinale, anche per la terza dose, a partire da oggi, il ministero dell'Interno elenca anche il "personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l'infanzia, dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore". Le scuole paritarie realizzano controlli autonomi, non essendo inserite nel Sistema informativo dell’istruzione.

Sulla piattaforma Sidi, già attivata tre mesi fa per il controllo del Green Pass a scuola, una nuova funzione consente ai dirigenti scolastici di verificare lo stato vaccinale delle ultime 72 ore del personale in servizio in ogni scuola: un sistema di "alert" evidenzierà automaticamente i mutamenti dello statua. L'operazione potrà essere svolta dal dirigente o da un suo delegato.

Tra la seconda e la terza dose devono intercorrere almeno cinque mesi. La validità del Green Pass, dalla fine del primo ciclo vaccinale (dose 1 e 2) o dal richiamo (dose 3), è di per nove mesi.

Vaccinarsi per continuare a lavorare

Ecco chi ha dovuto necessariamente vaccinarsi entro il 15 dicembre per poter continuare a lavorare:

  • personale amministrativo della sanità
  • docenti e personale amministrativo della scuola
  • militari
  • forze di polizia, compresa polizia penitenziaria
  • personale del soccorso pubblico

Il periodo di tolleranza

L'obbligo di vaccinazione parte oggi, ma per verificare quanti poliziotti o insegnanti non vaccinati saranno effettivamente lasciati a casa bisognerà aspettare il nuovo anno - evidenzia oggi la Stampa -. Perché la normativa prevede un periodo di tolleranza per consentire a chi vuole di mettersi in regola. I lavoratori che, a un primo controllo, non risulteranno vaccinati, verranno invitati dalla propria amministrazione di riferimento a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione dell'avviso, una documentazione che eviti loro la sospensione dal servizio: il certificato di avvenuta vaccinazione o di recente guarigione o, ancora, che attesti l'esenzione.

Oppure la prenotazione della vaccinazione da effettuare entro altre due settimane. L'invito in questione sarà rivolto pure a chi sia momentaneamente "assente dal servizio, anche per legittimi motivi", specifica la circolare del Viminale, quindi mettersi in malattia o in aspettativa non serve. In attesa di consegnare la documentazione, però, l'interessato potrà continuare a lavorare presentando il proprio Green Pass base, dunque con un tampone negativo. E potrà fare lo stesso nelle settimane che separeranno l'eventuale comunicazione della prenotazione del vaccino dalla data di somministrazione. L'attività scolastica tra 5 o 6 giorni si ferma per le vacanze di Natale, quindi sarà gennaio il mese in cui l'obbligo vaccinale farà sentire i suoi effetti.

Chi non vuole vaccinarsi può quindi presentare la prenotazione e ottenere un rinvio. Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, al quotidiano torinese dice che "anche se c'è sempre il furbo che potrebbe ricorrere agli escamotage più vari per non vaccinarsi come con le prenotazioni, non possiamo pensare agli italiani come a una banda di malfattori che vogliono eludere le leggi. Io credo che se oltre i 20 giorni dall'invito del dirigente scolastico non ci si riesce a vaccinare si è fuori".

(fonte: Today)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vaccino obbligatorio sul lavoro: cosa cambia da oggi e come funziona il periodo di tolleranza

AgrigentoNotizie è in caricamento