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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Tribunale, Falcone: "Non stravolgo il lavoro di chi mi ha preceduto"

Questa mattina, nell'aula Rosario Livatino del palazzo di Giustizia, si è insediato il neo presidente. Il 61enne è stato scelto dal Consiglio superiore della magistratura

Si è insediato questa mattina, il nuovo presidente del tribunale di Agrigento.

Il giudice Pietro Maria Antonio Falcone, 61 anni, dirigerà il palazzo di giustizia agrigentino. Falcone prende il posto di Luigi D’Angelo. Nell’ultimo anno il presidente reggente del tribunale è stata Luisa Turco, ed è proprio lei che, queta mattina, ha dato il primo benvenuto a Falcone: “Nonostante tutto - ha detto - il nostro lavoro non si è mai interrotto. Non a caso oggi ci troviamo nell’aula Livatino, la più importante del nostro tribunale. Sappiamo che lei conosce bene il nostro territorio, miglior scelta non poteva esserci. Auguro a lei un buon lavoro”.

Pietro Maria Falcone, vanta d’essere stato il presidente più giovane d’Italia: a soli 47 anni, infatti, diresse il palazzo di giustizia di Nicosia. Dopo questa esperienza, arriva l’incarico della quarta sezione penale del tribunale di Palermo, incarico che ha ricoperto fino a pochi giorni fa.  A scegliere Falcone, è stato il Csm – consiglio superiore della magistratura - .

“Ho avuto il privilegio e l’onore di conoscere già Pietro Maria Falcone - ha detto il procuratore di Agrigento, Renato Di Natale. Ho apprezzato le sue capacità  sia professionali che umane al tribunale di Caltanissetta. I suoi predecessori hanno lasciato un segno indelebile negli uffici giudiziari agrigentini. Il presidente Turco – ha continuato Di Natale – è stato in grado risolvere ogni problema che in questi mesi si è prospettato. Emergono qui una serie di problematiche, una su tutti il tournover dei magistrati. Il tribunale di Agrigento riceverà il contributo della sua professionalità. Questo è un territorio difficile, è il territorio che ancora ad oggi è ‘spettatore’ di intimidazioni e incendi approdi di migranti”.

Presente alla giornata anche il presidente del tribunale di Palermo, Salvatore Di Vitale: “Ho chiesto io di intervenire - ha detto - hai sempre svolto un compito esemplare, ma adesso l’impegno che ti si prospetta è complicato, ma tu sei attrezzato a fare bene. Il consiglio superiore non poteva fare scelta migliore, ha scelto una persona che conosce bene il territorio. Se esiste - dice Di Vitale - l’esigenza di dare una risposta più veloce al cittadino, deve esistere anche una risposta qualitativa e non solo quantitativa. Non solo sono i numeri che devono interessarci, ma si deve riuscire a coniugare tutto".

Ha ascoltato dalla poltrona rossa tutti gli interventi, il neo presidente del palazzo di Giustizia di Agrigento – visibilmente emozionato – ha poi risposto così: "Non posso far altro che ringraziare le autorità civili, militari e religiosi per la loro presenza. Conto di incontrare tutti nei prossimi giorni, in modo da avviare un dialogo utile. Saluto i miei genitori, nonostante la loro età oggi hanno voluto essere qui. Ringrazio Salvatore Di Vitale e Renato Di Natale, insieme abbiamo condiviso una stagione ricca di sentimenti e di emozioni che hanno cambiato e segnato la nostra vita. Ad oggi – continua – non ci sono programmi imminenti o dettagliati, allo stato ci sono soltanto idee e possibili obiettivi di massima. Non voglio rovinare o stravolgere la linea tracciata di chi mi ha preceduto, la realtà giudiziaria è in continua evoluzione, abbiamo il dovere di restare al passo con i tempi.  Dobbiamo proseguire verso una strada giusta – ha detto Falcone – lo dobbiamo fare soprattutto per i nostri figli, sperano che loro possano vivere in una società sicura. Penso ad un tribunale aperto, capace di non trascurare nessun settore”.

Tribunale di Agrigento, l'insediamento del nuovo presidente

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