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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Nuove tariffe idriche, "scontro" davanti al Tar fra Ati e Girgenti Acque

Per domani è convocata un’assemblea per discutere della risoluzione del rapporto con il gestore idrico. In provincia sono 16 i Comuni amministrati da sindaci cosiddetti “ribelli” che non hanno ceduto le reti

Girgenti Acque e l’Ati di Agrigento si fronteggiano dinanzi al Tar della Lombardia. Il gestore idrico ha impugnato il nuovo piano tariffario dell’Ambito territoriale idrico che è stato approvato dall’autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico e che prevede una riduzione del 2,5 per cento della tariffa per il 2017.

L’Ati si è costituita in giudizio con l’avvocato Giuseppe Mazzarella. "Noi abbiamo impugnato l’intera struttura tariffaria e non la riduzione della tariffa – ha detto il direttore di Girgenti Acque, Giandomenico Ponzo -. La struttura tariffaria è strettamente legata al piano degli interventi, il programma degli investimenti approvati dall’Autorità d’ambito. La tariffa si sviluppa in quattro anni così come il piano degli interventi. In questo piano sono previsti 150 milioni di investimenti con metà a carico del gestore, circa 75 milioni. Questi 75 milioni devono essere coperti con la tariffa. L’ambito della provincia di Agrigento è a forte bisogno di investimenti soprattutto per la vetustà delle strutture. Questo consente di fare aumentare le tariffe, ma questa è una scelta dell’Autorità d’ambito".  

Per domani è convocata un’assemblea per discutere della risoluzione del rapporto con Girgenti Acque. In provincia sono 16 i Comuni amministrati da sindaci cosiddetti “ribelli” che non hanno ceduto le reti idriche e non hanno mostrato intenzione di fare passi indietro neppure a seguito della bocciatura della legge sull’acqua da parte della Corte Costituzionale. 

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