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Cronaca

Nuove speranze contro la leucemia infantile grazie a un medico agrigentino

Il biotecnologo Ignazio Caruana, originario di Porto Empedocle, nello staff che ha varato la terapia rivoluzionaria

Un bambino di quattro anni malato di leucemia, nonostante non avesse risposto positivamente alla chemioterapia, è tornato a casa, per ora guarito in attesa di altri esami.

Nuove speranze contro il terribile male arrivamo dall'ospedale Bambino Gesù di Roma dove è stata sviluppata una terapia rivoluzionaria alla quale ha lavorato anche il biotecnologo Ignazio Caruana, di origini agrigentine perchè il padre è di Porto Empedocle. 

“Abbiamo pensato - ha spiegato Caruana all'agenzia Askanews - di utilizzare il sistema immunitario del paziente per combattere il tumore. Le nostre cellule sono capaci di uccidere ma per qualche motivo non lo fanno; abbiamo deciso di insegnare alle cellule del paziente a riconoscere il tumore ed eliminarlo. Come? Attraverso una manipolazione genica, inserendo all’interno della cellula, in questo caso i Linfociti T, una informazione per cui ogni qual volta la cellula incontra una cellula tumorale, la deve uccidere, senza ascoltare qualsiasi cosa le venga detto dal tumore”.

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