Ribera e Sciacca sono in ginocchio, i Comuni chiedono lo stato di calamità
Lo annunciano i sindaci Carmelo Pace e Francesca Valenti. Ecco come comunicare i danni subiti nelle abitazioni e nei terreni agricoli
Il nubifragio ha messo in ginocchio Ribera e Sciacca. I Comuni chiedono adesso lo stato di calamità. Lo fanno sapere i sindaci Carmelo Pace e Francesca Valenti. La richiesta di stato di calamità e stato di emergenza per l’eccezionale evento atmosferico è stata inoltrata - in entrambi i casi - alla Regione, al presidente del Consiglio dei Ministri.
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“In questo momento tutte le nostre azioni nono rivolte al ripristino della normalità – dice il sindaco di Ribera Carmelo Pace –, pertanto, per eventuali comunicazioni di danni subiti alle abitazioni e entro il perimetro urbano, i cittadini possono recarsi nella sede della Protezione Civile di in via Brunelleschi”. Per le segnalazioni che riguardano i terreni agricoli, invece, i cittadini dovranno recarsi alla condotta agraria di Ribera.
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“Un ringraziamento particolare – aggiunge Pace – va rivolto alla Protezione Civile comunale per il tempestivo intervento, volto all’eliminazione di quanto costituiva o poteva costituire un pericolo per la popolazione”.
"La richiesta è stata deliberata ieri, 5 novembre, dalla giunta comunale ed inviata al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con un primo elenco dei danni a beni pubblici e privati e dei primi interventi eseguiti per ripristinare le infrastrutture e rimuovere le situazioni di pericolo - hanno spiegato il sindaco di Sciacca Francesca Valenti e l'assessore alla Protezione civole Mario Tulone - . Al presidente Musumeci, l’amministrazione comunale di Sciacca ha chiesto anche di proporre alla presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione di stato di emergenza".