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Cronaca

"Si appropriò dei soldi delle tasse", notaio risarcisce due avvocati

La Procura ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio per peculato per Antonino Pusateri che intanto ha raggiunto un accordo con due professionisti, presunte vittime delle sottrazioni di denaro

L’imputato, durante le indagini, si è difeso sostenendo che si tratta degli stessi fatti per i quali ha già patteggiato due anni di reclusione. La Procura ritiene invece che si tratti di episodi ulteriori. A decidere chi delle due parti ha ragione sarà il gup Francesco Provenzano. Intanto ieri mattina il notaio Antonino Pusateri, 68 anni, ha comunicato di avere risarcito due avvocati, padre e figlio, che hanno ritirato la loro costituzione di parte civile.

Processo bis per il notaio Pusateri

Il pm Antonella Pandolfi ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio per peculato. Ieri c’è stato un nuovo passaggio in aula. Pusateri è accusato di essersi appropriato di 81.500 euro che i clienti, andati nel suo studio per registrare una serie di atti, gli avevano versato in quanto il notaio, per legge, è il responsabile di imposta. Quelle somme, sostiene l’accusa, non sono state mai versate all’Agenzia delle Entrate.

Due avvocati, padre e figlio, ai quali Pusateri avrebbe sottratto una somma di denaro destinata a formalizzare un atto di donazione, hanno raggiunto un accordo e rinunciato a costituirsi parte civile. Pusateri li ha risarciti, complessivamente, con una somma vicina ai 10 mila euro. Il difensore, l’avvocato Giuseppe Scozzari, inoltre, ha chiesto un rinvio per valutare se produrre una consulenza o svolgere delle indagini difensive per contestare la nuova ipotesi accusatoria della Procura. Si torna in aula il 18 ottobre. 

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