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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Menfi

Notaio indagato per truffa, si procederà a querela di parte

C’è stata una novità normativa che non consente di procedere d’ufficio

La Procura della Repubblica di Sciacca ha completato l’attività d’indagine sul notaio Filippo Palermo, di Menfi, indagato per truffa, ma adesso la vicenda giudiziaria è legata alla decisione delle presunte persone offese. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Per quest’ipotesi di reato, infatti, c’è stata una novità normativa che non consente di procedere d’ufficio, ma soltanto se le persone offese che ne hanno facoltà eserciteranno il diritto di presentare querela entro 90 giorni da quando sono state informate. La Procura ha pubblicato l’avviso sul sito dell’ufficio giudiziario. L’indagine era incentrata su una presunta truffa di poco meno di 1,8 milioni di euro.

Tra il 2012 e il 2017, secondo la Guardia di Finanza, a seguito delle prestazioni rese ai clienti, come la stipula di atti quali compravendite immobiliari, successioni, donazioni, sarebbe stata emessa la fattura indicando due voci ben distinte: la prima inerente l’onorario professionale, che sarebbe stato sempre di basso importo, soggetta a tassazione; e la seconda, esclusa dalla base imponibile, relativa agli importi trattenuti a nome e per conto del cliente ricomprendenti le imposte da versare all’erario, tasse notarili ed eventuali ulteriori costi sostenuti. Dagli accertamenti eseguiti sarebbe emerso che la somma che il notaio riceveva dai clienti per gli asseriti adempimenti fiscali sarebbe stata superiore alle imposte che avrebbe dovuto versare al fisco. Le indagini dirette dal maggiore Luigi Carluccio avrebbero individuato oltre 2 mila casi.

La difesa, con gli avvocati Giovanni Vaccaro e Antonino Caleca, ha sempre escluso la truffa, sostenendo che l’importo versato comprendeva comunque onorario professionale ed imposte e tasse da versare per gli atti. 

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