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Carabinieri / Grotte

"Non accetta la relazione sentimentale della mamma, la minaccia e maltratta": denunciata impiegata

E’ stato attivato, dai militari dell’Arma, il cosiddetto “codice rosso” a tutela e protezione della vedova pensionata cinquantasettenne

Non gradisce, anzi è proprio contraria, alla relazione sentimentale che la mamma sta intrattenendo da un po’ di tempo. Da circa un mese, sistematicamente, maltratta e minaccia la cinquantasettenne vedova con il chiaro, unico, obiettivo di dissuaderla a continuare a vedere, e a intrattenere rapporti sentimentali, con quell’uomo. Nelle ultime ore, la figlia – una impiegata ventisettenne – è stata denunciata, dai carabinieri, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Le ipotesi di reato contestate sono: minacce e maltrattamenti in famiglia. E’ stato attivato anche, dai militari dell’Arma, il cosiddetto “codice rosso” a tutela della vedova pensionata.

Se fino a qualche tempo fa erano i genitori che ostacolavano amicizie ed amori dei figli, adesso sono anche proprio questi ultimi ad opporsi – per svariati motivi - categoricamente.

E così dovrebbe essere andata a Grotte, con l’impiegata ventisettenne che non è riuscita ad accettare la relazione sentimentale della madre: una pensionata vedova. La ragazza avrebbe però “reiteratamente maltrattato e minacciato” la mamma. A rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Grotte, per denunciare quanto stava vivendo, è stata la cinquantasettenne. I militari dell’Arma, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, dopo alcuni accertamenti scaturiti proprio dalla denuncia-querela della donna più grande, hanno formalizzato i reati a carico della figlia e hanno trasmesso gli atti in Procura. Stando a quanto risulta in denuncia, le minacce e i maltrattamenti fatti dalla ragazza nei confronti della mamma andrebbero avanti da circa un mese. E la vedova pensionata non sarebbe più riuscita a tollerare oltre, anzi avrebbe dei timori per la propria incolumità. Motivo per il quale appunto i carabinieri hanno attivato l’iter del “codice rosso” che serve per proteggere la donna, allontanandola di fatto dalla figlia. Scontato che i militari dell’Arma continueranno, laddove possibile, a monitorare la situazione familiare per evitare degenerazioni ulteriori. 

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