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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ennesimo caso

"Non praticarono il parto cesareo e vi furono complicazioni per il piccolo": Asp trascinata in tribunale

L'azienda sanitaria provinciale ha deciso di costituirsi in giudizio per sostenere "l'assenza di responsabilità in capo alla struttura e la correttezza dell'operato dei sanitari e ottenere l'integrale rigetto delle pretese risarcitorie avanzate"

L'operato dei medici, del presidio ospedaliero di Agrigento, è stato ritenuto "negligente e imperito" nella gestione pre partum di una puerpera. Una donna che, il 27 dicembre del 2017, giunta alla trentottesima settimana + 4 di gestazione, s'è presentata al pronto soccorso per essere ricoverata con diagnosi di lacerazione del sacco amniotico prima dell'inizio del travaglio. "Nonostante lo stato di salute della puerpera e una potenziale sofferenza fetale - è stato ricostruito negli atti formalizzati all'Asp - non fu praticato il parto cesareo, causa di successive complicazioni e ricoveri. Adesso l'azienda sanitaria provinciale è stata citata in tribunale, affinché venga "risarcito il danno sofferto" dal figlio minore. La famiglia ha anche chiesto la nomina di un consulente tecnico d'ufficio per accertare i profili di responsabilità per la ritenuta "errata condotta dei sanitari dell'azienda sanitaria provinciale e procedere alla quantificazione dei danni subiti". L'udienza è stata fissata per il prossimo 2 maggio. 

L'Asp, negli ultimi giorni, ha deciso di nominare un legale di fiducia "per sostenere l'infondatezza dell'azione giudiziale intrapresa, stante - scrivono - l'assenza di responsabilità in capo alla struttura e la correttezza dell'operato dei sanitari e ottenere l'integrale rigetto delle pretese risarcitorie avanzate". L'azienda sanitaria provinciale è stata infatti autorizzata alla costituzione in giudizio dinanzi al tribunale di Agrigento. 

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