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Nuovo caso

Non venne sottoposta a mastectomia, ex paziente chiede 141.818 euro di risarcimento

La donna ha citato a giudizio, dinanzi al tribunale, sia l'Asp della città dei Templi che l'azienda ospedaliera universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo

Non venne sottoposta a mastectomia perché sarebbero state "omesse una corretta diagnosi e cura". La paziente sarebbe stata "tenuta nell'inconsapevolezza della gravità della malattia". E nel marzo del 2017 è stata sottoposta a quadrantectomia all'unità operativa complessa di Chirurgia generale ad indirizzo oncologico del Policlinico universitario di Palermo. La donna ha quindi citato, dinanzi al tribunale di Agrigento, sia l'Asp della città dei Templi che l'azienda ospedaliera universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo. L'udienza, la prima, è stata fissata per il 6 marzo. L'ex paziente chiede di accertare e dichiarare le responsabilità e di ottenere, in solido o in proporzione, un risarcimento danni da 141.818 euro, oltre agli interessi e alla rivalutazione.

"Infezione contratta in corsia ed intervento chirurgico non corretto": chiesti oltre 210mila euro

Per la donna vi sarebbe stata un'errata condotta dei sanitari quando, nel marzo del 2017 appunto, venne sottoposta ad intervento chirurgico di quadrantectomia al Policlinico di Palermo, mentre "data la gravità della malattia che quasi sicuramente avrebbe comportato una evoluzione della neoplasia in senso peggiorativo - è stato scritto negli atti formalizzati all'Asp di Agrigento - avrebbe dovuto essere eseguita una mastectomia. E in seguito all'intervento subito, la paziente - prosegue la ricostruzione ufficiale - sarebbe stata tenuta nell'inconsapevolezza della gravità della malattia che l'ha poi portata ad un nuovo intervento chirurgico". 

L'azienda sanitaria di Agrigento non aderito al procedimento di mediazione inizialmente promosso. Arrivata la citazione in giudizio e la richiesta di risarcimento danni, l'ente ha deciso di costituirsi per sostenere la correttezza dell'operato aziendale e ottenere il rigetto delle richieste. E per farlo, l'incarico professionale è stato affidato ad un avvocato esterno. 

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