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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Niente tangenti all'Agenzia delle Entrate, solo un abuso di ufficio": otto assoluzioni e tre condanne

Il gup scagiona gli imputati per i principali capi di imputazioni: assolto Marco Campione, un anno e quattro mesi per Pietro Pasquale Leto, 8 mesi per il funzionario dell'ufficio Antonino Migliaccio e l'imprenditrice Vincenza Lombardo

Otto assoluzioni e tre condanne ma solo per l'accusa di abuso di ufficio: tutti scagionati dalle accuse più gravi di corruzione. Il giudice dell'udienza preliminare Giuseppe Miceli ha emesso il verdetto dei due tronconi processuali dell'inchiesta "Duty free" che ipotizza un giro di tangenti all'Agenzia delle Entrate in cambio di favori e annullamenti di sanzioni tributarie.

Assolto Marco Campione

Gli imputati dello stralcio abbreviato erano undici. Uno degli episodi principali riguardava l’assunzione alle dipendenze di Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio idrico in molti comuni della provincia di Agrigento, della trentenne Francesca Leto, praticante avvocato figlia del direttore dell’Agenzia, Pietro Pasquale. L’imprenditore Marco Campione, legale rappresentante del colosso aziendale, e Leto, secondo l’accusa iniziale che non ha retto al vaglio del processo, avrebbero barattato l’assunzione con l’annullamento di una sanzione di 44 mila euro comminata alla società dell’imprenditore. Michele Daina, 64 anni, di Agrigento, storico ragioniere del gruppo Campione, era accusato di avere avuto un ruolo nell’accordo corruttivo fra Leto e il proprio datore di lavoro. Il giudice li ha assolti tutti. 

In aula le ultime arringhe

Sul banco degli imputati anche tre funzionari dell’ufficio (Aurelio Bruno, Francesco Caci e Antonino Migliaccio) e l’imprenditrice Vincenza Maria Lombardo, 52 anni, titolare di un noleggio di auto che avrebbe beneficiato di un illegittimo annullamento di una sanzione tributaria.

Scontro tra accusa e difesa

Una vicenda a parte riguardava D. P., la collaboratrice V. R. e il socio S. T.. P. è accusato era corruzione perché avrebbe "venduto" un paio di esami al funzionario dell'Agenzia delle Entrate, Giuseppe Castronovo. R. e T. erano accusati solo di falso, sempre in relazione alla vicenda dell'attestazione del superamento degli esami. Il giudice ha escluso tutte le accuse ad eccezione dell'abuso di ufficio legato alla vicenda dell'autonoleggio per il quale sono stati condannati Leto (un anno e quattro mesi), Lombardo (8 mesi) e Migliaccio (8 mesi).

Chieste le prime condanne

Il pm Andrea Maggioni, titolare dell'inchiesta, aveva chiesto 4 anni per P., tre anni e quattro mesi per Pietro Pasquale Leto, due anni per Campione, un anno per la figlia di Leto, otto mesi per Lombardo e Migliaccio, un anno per R. e T. e l'assoluzione per Daina, Bruno e Caci: questi ultimi due anche loro coinvolti per la vicenda dell'autonoleggio.

Annullato il licenziamento di un funzionario

Il gup ha contestualmente disposto il rinvio a giudizio per dodici degli altri tredici imputati che non hanno chiesto riti alternativi.  Si tratta di Antonio Vetro, 46 anni, di Favara, consulente del lavoro; Vincenzo Tascarella, 64 anni, Giuseppe Cumbo, 65 anni, Giuseppe Castronovo, 58 anni, di Favara, Filippo Ciaravella, 65 anni, di Agrigento, Piera Callea, 52 anni, di Favara, Angelo Pagliarello, 60 anni, di Campobello; tutti funzionari dell’Agenzia; Salvatore La Porta, 43 anni, socio e amministratore della Metalmeccanica agrigentina; i medici Giovanni Crapanzano, 67 anni, di Favara, e Santo Pitruzzella, 65 anni, anche lui di Favara, accusati di avere rilasciato falsi certificati ad alcuni funzionari dell'Agenzia e i ristoratori favaresi Giuseppe Costanza, 33 anni e il padre Salvatore Costanza, 68 anni, accusati di avere rilasciato una falsa attestazione per dei rimborsi al funzionario Cumbo. 

Davanti al gup ventiquattro imputati

Per Giovanni Moncada, 57 anni, di Aragona, funzionario dell'Agenzia, accusato di falso in relazione a due provvedimenti di "acquiescenza" a una decisione della commissione tributaria, è stato disposto il non doversi procedere. Parziale proscioglimento per Castronovo con riferimento alla presunta attestazione del sostenimento di esami per sè e per la moglie. Per tutti gli altri imputati -.nella lista delle accuse anche alcune ipotesi di corruzione oltre che di falso e truffa - è stato disposto il rinvio a giudizio. Il processo è in programma a partire dal 26 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione penale. 

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