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Cronaca Aragona

"Niente contatori e depurazione fatta pagare ai cittadini senza il servizio": maxi multa per Comune

L'amministrazione dovrà restituire le somme ai cittadini e riconsegnare gli impianti al gestore: lo ha stabilito l'Arera. Contro la delibera è però possibile proporre ricorso

E' un primo caso, ma potrebbe essere il classico masso che da il via ad una frana. Nei giorni scorsi, l'Arerea, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha infatti comminato una pesantissima multa al Comune di Aragona, che come noto gestisce le risorse idriche in modo diretto, contestando una lunga serie di provvedimenti emessi dall'ente e che, sostiene l'organismo statale, hanno provocato un danno economico ai cittadini. Una linea che adesso potrebbe essere seguita anche per diversi altri centri della provincia.

Al termine di una istruttoria lunga e articolata, infatti, l'Arera ha ritenuto di sanzionare il Comune per la bellezza di 47.500 euro, dei quali 24mila solo per non aver tenuto conto del divieto di applicare un aggiornamento (al rialzo) delle tariffe. L'ente sarebbe inoltre responsabile di non aver adottato una tariffa che non risponde a quanto previsto dal Testo integrato per i corrispettivi idrici: facendo pagare in modo forfettario ai cittadini, non avrebbe potuto provvedere anche a riconoscere il bonus idrico per le fasce svantaggiate. In tal senso l'Ente dice di voler effettuare e completare entro il 2021 il censimento delle utenze.

Ma non solo, secondo l'Arera il comune non ha provveduto all'installazione dei contatori né ha mai effettuato una lettura dei consumi di quelli esistenti. Come propria difesa l'ente ha precisato che di avere provveduto, in passato, alla installazione di misuratori idrometrici 'che tuttavia, non risultano ad oggi funzionanti' e, pertanto, di avere l’intenzione di 'provvedere ad una puntuale ricognizione degli apparati esistenti ed alla loro sostituzione con interventi mirati che nella loro completezza ci si prefigge di completare entro il 2023'".

L'Arera, nell'annunciare di aver trasmesso gli atti alla Corte dei Conti, evidenzia inoltre che il Comune ha fatto pagare ai cittadini tra il 2012 e il 2016 il canone di depurazione anche per le zone non servite: questi fondi dovranno essere adesso restituiti ai contribuenti, per quanto il Municipio abbia già rassicurato sul tema, dato che sarebbe in corso un censimento e che gli importi potrebbero essere versati agli aragonesi entro il 2023. 

Allo stesso modo l'ente è obbligato a pagare la sanzione entro trenta giorni e a consegnare entro 180 giorni gli impianti al gestore del servizio idrico, che a partire dal 2 agosto sarà come noto l'Aica, oltre che a fornire prova documentale della "correzione" delle misure adottate, per quanto contro il provvedimento dell'Arera sarà possibile presentare ricorso al Tar da parte dell'Amministrazione.

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