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Cronaca

Blitz "Passepartout", Nicosia e Di Mino restano in carcere: respinte le richieste

I due furono arrestati ad inizio novembre, l'esponente dei Radicali è accusato di aver sfruttando il suo incarico di assistente parlamentare per entrare nelle carceri veicolare i messaggi dei boss all'esterno

I giudici del tribunale del riesame di Palermo hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonello Nicosia, 48 anni, di Agrigento, assistente parlamentare della deputata di Italia Viva, Giusi Occhionero, accusato di associazione mafiosa. Nicosia sarebbe stato il braccio destro del capomafia Accursio Di Mino, 61 anni, tornato libero dopo due condanne per mafia. Insieme avrebbero gestito affari e persino progettato un omicidio.

"Fece  passare Nicosia per suo assistente", indagata la deputata Occhionero

Nicosia, in particolare, avrebbe veicolato alcuni messaggi dei boss all’esterno del carcere e viceversa, strumentalizzando il suo ruolo istituzionale di assistente parlamentare che consente l’accesso nei penitenziari per esercitare alcune prerogative proprie della funzione. In un segmento investigativo dell’inchiesta denominata “passepartout” è indagata la stessa deputata Occhionero, con l’accusa di falso, perché avrebbe attestato contrariamente al vero che Nicosia era suo assistente parlamentare, quando invece, il contratto fu formalizzato soltanto nelle settimane successive. Il riesame ha confermato l’ordinanza in carcere per lo stesso Dimino

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