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Cronaca Lampedusa e Linosa

Netturbini ancora senza stipendio, proclamato lo stato di agitazione

Le aziende, fanno sapere dall'Usb, non hanno corrisposto le spettanze retributive per le mensilità di giugno e luglio 2018

Proclamato lo stato di agitazione dei netturbini di Lampedusa. A renderlo noto è il segretario del sindacato Usb, Aldo Mucci, che comunica di aver ricevuto mandato da tutti i lavoratori iscritti per la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale del gruppo Rti Iseda-Seap-Sea.

Le aziende, ad oggi - fa sapere il sindacalista non hanno corrisposto le spettanze retributive per le mensilità di giugno e luglio 2018 (non considerando il mese di agosto), dovute ai dipendenti del sito di Lampedusa.  Non hanno provveduto al saldo dei ratei della 14esima mensilità, non hanno consegnato i buoni pasto e non hanno completato la fornitura degli indumenti da lavoro.

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"Il gruppo - prosegue Mucci - ha da sempre sostenuto che i ritardi nei pagamenti delle spettanze retributive maturate sono una conseguenza dei ritardi nei pagamenti delle competenze (per i servizi erogati) del Comune di Lampedusa. Il raggruppamento precisa che è creditore nei confronti del Comune predetto di diverse mensilità; dai recenti comunicati del Comune di Lampedusa pervenuti a codesto sindacato, si evince che i ritardi sono dovuti ai notevoli differimenti dei rimborsi erogati  dalla Regione Siciliana al predetto Comune. Tutto ciò determina una pesante anticipazione per le casse del Comune".

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"Nel mese di agosto - continua il sindacalista - i lavoratori hanno percepito un esiguo acconto sulla 14esima. Nei mesi di luglio e agosto, nonostante il mancato pagamento delle retribuzioni i lavoratori hanno prestato la loro attività, in rispetto delle norme dettate dai periodi di franchigia. La ditta Seap non consegna i buoni pasto da settembre 2017. La ditta Sea non consegna i buoni pasto da gennaio 2018. Considerato che detto atteggiamento determina a nostro giudizio, il superamento dei limiti del rispetto della dignità delle persone e dei lavoratori. I ritardi nei pagamenti non si possono considerare un fatto emergenziale ma bensì un 'virus resistente' che ha invaso la vita dei lavoratori; allo stato attuale,nonostante i numerosi e continui solleciti sia verbali che scritti effettuati da questa organizzazione sindacale all’indirizzo dell’amministrazione comunale di Lampedusa, non vi sono notizie circa il pagamento delle spettanze maturate e dovute".

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