rotate-mobile
Cronaca

Lunedì sit-in in Prefettura, gli operatori ecologici chiedono aiuto a Diomede

Il prefetto è rinomatamente e forse qualche volta suo malgrado, il punto di riferimento di quanti non vengono ascoltati da chi di competenza

Non sarà la prima volta, e forse non sarà neanche l'ultima, che gli operatori ecologici dell'agrigentino chiedono aiuto al prefetto di Agrigento.

Nicola Diomede, è ormai rinomatamente e forse qualche volta suo malgrado, il punto di riferimento di quanti non vengono ascoltati da chi di competenza. A lui si rivolgono indistintamente, operatori ecologici, insegnanti, precari, disoccupati, disabili, studenti, uomini di chiesa e delle istituzioni. E Diomede, pur non avendo spesso potere decisionale su alcune materie, ascolta tutti e quasi sempre, interviene e in qualche modo risolve. Per questo lunedì mattina, il piazzale antistante la Prefettura di Agrigento, ospiterà il sit-in, l'ennesimo, degli operatori ecologici, questa volta provenienti da Porto Empedocle, Comune in dissesto economico-finanziario alle prese con una crisi senza precedenti e con origini e cause non proprio recentissime. I netturbini e i loro rappresentanti sindacali, chiederanno al prefetto di ascoltarli e di aiutarli a trovare una soluzione. Una soluzione che però, neanche Diomede ha, non possedendo, pare, le chiavi di alcuna cassaforte dove poter trovare quei 200 mila euro circa che servirebbero a pagare gli 8 stipendi arretrati ai lavoratori delle imprese dell'Ati esclusi i soldi che le aziende devono percepire per servizi già resi. In genere si convocano Tavoli tecnici, si sottoscrivono accordi che ognuno cerca e prova a rispettare con le disponibilità economiche che ha. Ma poi, tutto torna come prima o peggio di prima.

Insomma, una situazione drammatica per la quale non si intravede una via d'uscita rapida. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacato Confael. “Domani 25 maggio – anticipa il segretario provinciale Manlio Cardella - in occasione del tavolo tecnico,  riconvocato per il transito dei lavoratori da Dedalo Ambiente a Srr ATO4 AG EST, formalizzeremo una pesante denuncia lanciando un ultimatum all’intero sistema dei rifiuti. La Confael non accetta,  come fosse una prassi consolidata,  il ritardo  del pagamento degli stipendi ai dipendenti che operano nei comuni della provincia di Agrigento. La Confael contesta  il discarico delle competenze e delle responsabilità, così come  quello del gioco degli interessi bancari e della decorrenza della valuta,   in danno della regolarità delle retribuzioni ai lavoratori e annunciamo sin da domani, azioni di mobilitazione e procedure di raffreddamento a tutela della regolare erogazione delle mensilità”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lunedì sit-in in Prefettura, gli operatori ecologici chiedono aiuto a Diomede

AgrigentoNotizie è in caricamento