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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sbarchi / Lampedusa e Linosa

Migranti: nuovo naufragio a largo di Lampedusa, morta una bimba di cinque anni

La piccola era stata intubata già sulla motovedetta intervenuta per soccorrere i 43 naufraghi, ma non c'è stato nulla da fare

E' deceduta dopo un ricovero al Poliambulatorio di Lampedusa la piccola migrante di cinque anni coinvolta in un naufraggio avvenuto a 10 miglia dalle coste di Lampedusa.

La bimba era stata soccorsa oggi insieme ad un gruppo di 43 naufraghi dalle motovedette della Guardia costiera tutti originari di Costa d'Avorio, Guinea e Camerum. Tra loro anche 9 donne e 3 minori. I superstiti del naufragio hanno riferito di essere partiti alle ore 22 di ieri da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato 2.500 dinari a testa per effettuare la traversata con la barca in ferro che è affondata in tarda mattinata. Non vi sarebbero dispersi, secondo quanto emerge al momento.

La piccola adesso deceduta (inizialmente si era riferito fosse un maschietto) era stata intubata direttamente dai medici della Guardia costiera già sulla motovedetta su cu viaggiavano.

All'improvviso, l'isola è tornata in allarme e da molo Favarolo, così come dal Poliambulatorio, è un continuo via vai di soccorritori e forze dell'ordine. Anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha appena ricevuto sull'isola il vice premier Matteo Salvini, è in costante contatto con le forze dell'ordine e i medici del presidio ospedaliero.

"E' una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante".

Lo detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, che ha appreso del naufragio e soccorso subito dopo aver ricevuto, all'aeroporto, il vicepremier Matteo Salvini.

"E' straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini" - ha aggiunto Mannino che è già al lavoro per trovare una bara da far portare al Poliambulatorio dell'isola.

La Procura di Agrigento, con l'aggiunto Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo d'inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I pm, attraverso la squadra Mobile, acquisiranno le testimonianze dei superstiti per ricostruire cosa sia effettivamente accaduto e per quali motivi il barcone di ferro è naufragato.

(in aggiornamento)

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