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Martedì, 23 Aprile 2024
Solidarietà / Lampedusa e Linosa

La strage di migranti nel Crotonese, Forum Lampedusa: "Proteggere vite, no frontiere"

Inviata una lettera al sindaco di Cutro: "Queste persone, come le decine di migliaia prima di esse, si sarebbero potute salvare dando loro la possibilità di muoversi liberamente"

"Non possiamo e non vogliamo paragonare il nostro dolore con quello che in questo momento provano le persone sopravvissute e le famiglie dei morti o dei dispersi, ma sappiamo cosa significa essere una comunità che si ritrova ancora una volta a fronteggiare tutta questa sofferenza. Con rabbia e solidarietà, vi siamo vicini". Lo ha scritto il Forum Lampedusa Solidale in una lettera inviata al sindaco di Cutro e ai cittadini solidali del Crotonese.

Vide morire tutti i suoi amici e fu l'unico a salvarsi il 3 ottobre del 2013, Solom: "Non partite coi barconi, provate ad arrivare legalmente"

Persero le loro 4 bambine nel naufragio dell'11 ottobre 2013, il racconto dello pneumologo siriano: "Perché sono sopravvissuto e loro sono morte?"

"Quando hai di fronte 368 bare una accanto all'altra - aggiunge il Forum -, quando seppellisci persone sconosciute nel luogo in cui vivi, nel cimitero dove riposano i tuoi cari; quando poni su una tomba una targa con soltanto la data della morte o cerchi in tutti i modi di risalire a un nome per poter dare una risposta alle famiglie che attendono notizie; quando tutto ciò accade senti che quelle persone sconosciute sono diventate parte della tua storia e tu della loro. Ciò che accomuna le nostre comunità ora è una responsabilità non cercata, ma inevitabile: quella di prendersi cura e mantenere viva la memoria delle persone che sono morte nel tentativo di raggiungere le coste europee".

"Non dobbiamo disperdere le nostre voci, ma unirle, nella costante denuncia di una politica che ha deciso di proteggere le frontiere - whatever it takes - e non le vite umane. Queste persone, come le decine di migliaia prima di esse, si sarebbero potute salvare dando loro la possibilità di muoversi liberamente. All'ingresso del cimitero di Lampedusa è affissa una breve poesia di Emily Dickinson: 'Provare lutto per la morte di chi/ non abbiamo mai visto/ implica una parentela vitale/ fra l'anima loro/ e la nostra./ Per uno sconosciuto/ gli sconosciuti non piangono'. Loro erano sconosciuti ma noi (noi ieri, voi oggi) abbiamo pianto. Noi, voi, loro siamo noi". 

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