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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Naro

L'incidente mortale alla Diga Furore di Naro, chiusa l'inchiesta: sei indagati

Il procuratore aggiunto Salvatore Vella ha fatto notificare l'avviso di fine inchiesta, gli operai Gaetano Camilleri, 56 anni, e Francesco Gallo, 61 anni, dipendenti del dipartimento regionale Acque e rifiuti restarono uccisi dopo una caduta da oltre trenta metri di altezza, finendo su una vasca a forma di imbuto

La Procura di Agrigento ha chiuso l'inchiesta sull'incidente in cui hanno perso la vita due operai della Diga Furore di Naro il 9 ottobre dell'anno scorso. Gaetano Camilleri, 56 anni, e Francesco Gallo, 61 anni, dipendenti del dipartimento regionale Acque e rifiuti restarono uccisi dopo una caduta da oltre trenta metri di altezza, finendo su una vasca a forma di imbuto. Secondo quanto ipotizza il procuratore aggiunto Salvatore Vella, che ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a sei persone, i due operai, per eseguire dei lavori di manutenzione in un pozzo, sarebbero saliti su un "cestello di realizzazione artigianale e non omologato, utilizzato impropriamente come attrezzatura di sollevamento".

Incidente alla Diga, muoiono due operai

L'avviso di fine inchiesta, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato a Francesco Mangione, 54 anni, di Naro, operaio istruttore che avrebbe azionato con una pulsantiera il cestello che precipitò per la rottura di un anello ossidato; Giuseppe Cacciatore, 52 anni, di Agrigento, ingegnere responsabile per la sicurezza sul lavoro nella diga; Pietro Francesco Antonio Di Benedetto, 67 anni, di Palermo, responsabile del servizio di prevenzione; Francesco Greco, 60 anni, di Santa Flavia (Palermo), delegato alla sicurezza sul lavoro; Luigi Plano, 52 anni, di Raffadali, preposto alla Diga Furone e Biagio Sgrò, 62 anni, di Enna, responsabile del servizio di gestione infrastrutture del dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti. 

Con l'avviso di conclusione delle indagini, i difensori (fra gli altri, gli avvocati Alfonso Neri, Salvatore Pennica e Antonino Gaziano) avranno venti giorni di tempo per chiedere un supplemento istruttorio, un interrogatorio dei propri assistiti o produrre memorie.  

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