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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Naro

L'incidente mortale alla diga Furore, carabinieri e Pm tornano sul luogo della tragedia: nuove verifiche

Del prosieguo delle indagini - su disposizione della Procura - si occuperanno i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata e l'ispettorato del lavoro. Perché l'inchiesta va ancora avanti

I carabinieri, l'ispettorato del lavoro e il sostituto procuratore, titolare del fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo, Salvatore Vella, questa mattina, torneranno alla diga "Furore" di Naro.

Incidente alla diga, muiono due operai 

Verrà fatto un sopralluogo mirato. Nuove verifiche per completare quelle che sono le prime battute investigative che hanno già portato - nella tarda mattinata di ieri - all'iscrizione di due persone nel registro degli indagati. L'iscrizione nel registro degli indagati costituisce l'avvio del procedimento penale e delle cosiddette indagini preliminari. Il fascicolo di indagine, per omicidio colposo, inizialmente aperto contro ignoti, adesso diventa contro noti. A coordinare l'inchiesta è il sostituto procuratore Salvatore Vella. 

Due iscritti nel registro degli indagati 

Tutto però, per investigatori e inquirenti, sembra essere ormai chiaro. L'incidente sul lavoro - che ha ucciso, lunedì mattina, Francesco Gallo di Naro e Gaetano Cammilleri di Favara - si sarebbe verificato, secondo l'ipotesi investigativa, a causa del montacarichi.

L'inchiesta ruota attorno al montacarichi 

I funerali di Francesco Gallo e Gaetano Cammilleri si svolgeranno, alle 16, alla chiesa di Sant'Agostino a Naro, città dove si è verificata la tragedia. E a Naro sarà presente anche il sindaco di Favara Anna Alba. I due amministratori, per oggi, hanno già proclamato - "trattandosi di due persone perbene, onesti lavoratori, molto conosciuti e stimati" - il lutto cittadino in entrambi i Comuni.

IL VIDEO. Il luogo dove si è verificata la tragedia 

Del prosieguo delle indagini - su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento - si occuperanno i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata e l'ispettorato del lavoro. Perché, appunto, l'inchiesta va, naturalmente, ancora avanti. Sarebbero diversi, infatti, i "dettagli" da chiarire, tant'è che stamani carabinieri, ispettorato del lavoro e sostituto procuratore torneranno alla diga "Furore" di Naro. L'area della diga, così come il montacarichi, restano, intanto, sotto sequestro.

Attenzione puntata sul montacarichi 

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