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Cronaca Naro

Bracciante ucciso a colpi di zappa davanti a moglie e figlio, spunta il video dell'omicidio?

La Corte di assise dispone la perizia sull'impianto di sicurezza di un'abitazione privata per rintracciare le immagini

Una telecamera dell'impianto di videosorveglianza di un'abitazione privata era puntata sulla strada dove è avvenuto l'omicidio e dovrebbe avere ripreso tutto: la Corte di assise nomina due periti per estrapolare le immagini che, sebbene soprascritte, dovrebbero essere recuperate.

Dopo la raffica dei testimoni, qualcuno anche fin troppo controverso, tanto da avere cambiato diverse versioni in una sola deposizione, il processo per l'omicidio del bracciante agricolo trentasettenne Pinau Costantin, massacrato a colpi di zappa e bastone davanti alla sua abitazione di Naro l'8 luglio del 2018, potrebbe essere arrivato al bivio decisivo. Ieri mattina la Corte presieduta da Alfonso Malato, con a latere Alessandro Quattrocchi, ha deciso di affidare l'incarico, che sarà formalizzato in un secondo momento, a un collegio di periti per eseguire questa operazione. Altro aspetto tecnico da chiarire è l'esame del traffico telefonico, attraverso i tabulati, fra un teste, che ha detto in aula di avere, sostanzialmente confezionato un falso alibi per l'imputata, e la figlia della donna. 

In questo stralcio del processo l'unica imputata è Anisoara Lupascu, 39 anni, accusata dell'omicidio insieme al marito Vasile Lupascu, 45 anni, e al loro figlio Vladut Vasile Lupascu, 20 anni, condannati a 30 anni nello stralcio abbreviato. L'agguato sarebbe avvenuto mentre Costantin, insieme alla moglie, rimasta pure ferita nel tentativo di difendere il marito, e al figlio, stava rientrando in casa dopo un battesimo. L'omicidio fu preceduto da continui litigi e aggressioni reciproche. 

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