Sospesa l'attività per trenta giorni ad un locale di via Imera, ad Agrigento. Il provvedimento arriva dalla Questura ed è stato eseguito dal personale della Divisione polizia amministrativa e sociale. 

La sospensione della licenza - fanno sapere dalla Questura – “giunge al culmine di ripetuti controlli e verifiche effettuati dalla polizia di Stato, che consentivano di acquisire elementi di significativa valenza tali da accertare che il locale risultava essere luogo di commissione di reati inerenti gli stupefacenti, nonché luogo di disturbo alla pubblica e privata quiete, determinando, in tal modo, una situazione di grave allarme sociale e di pericolo concreto per la collettività tale da ritenersi necessario”.

Nel corso di ripetuti controlli – ricostruiscono dalla Questura – “è stata riscontrata la presenza all’interno del locale di persone extracomunitarie irregolari. Inoltre, si è accertato che all’interno dell’esercizio venivano organizzate serate musicali e danzanti senza alcun titolo autorizzatorio di polizia e di agibilità dei locali per lo svolgimento di tale tipologia di spettacoli, con conseguente emissione di musica ad alto volume e schiamazzi che arrecavano disturbo alla quiete pubblica”.

A seguito di diverse richieste di intervento pervenute al 113, è stata accertata musica ad alto volume ed all’esterno del locale – riferiscono dalla Questura – “la presenza di diversi immigrati che stazionavano con bottiglie di vetro e bicchieri contenenti bevande alcoliche, mostrando evidenti sintomi di ebbrezza alcolica”. In occasione di un controllo di polizia effettuato all’interno del locale, con l’ausilio di unità cinofile in dotazione alla Guardia di finanza, sarebbe stata rinvenuta – fano sapere dalla polizia – “anche una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish, occultata sotto due divani posti all’interno del locale”. 

Durante un ulteriore controllo, il titolare del locale – aggiungono dalla Questura – “veniva contravvenzionato in quanto intratteneva gli avventori presenti nel locale emettendo musica a mezzo apparecchiatura acustica, in assenza della prescritta autorizzazione comunale per le emissioni sonore, ovvero per avere diffuso le citate emissioni oltre l’orario prescritto dalla vigente normativa”.