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Cronaca

Depuratori fuori regola e scarichi privati abusivi: multe per 56mila euro

Il Libero consorzio ha nei giorni scorsi formalizzato i provvedimenti di recupero coattivo delle somme, tra le amministrazioni comunali colpite quelle di Bivona e Lucca Sicula

Oltre cinquantaseimila euro di sanzioni per violazioni ambientali connesse allo scarico di fognature e impianti di depurazione sono stati emessi nei giorni scorsi dagli uffici del Libero consorzio di Agrigento. Tanti provvedimenti di recupero delle somme connesse a multe salatissime per i quali, tuttavia, non sempre si riescono ad avere indicazioni esatte dagli atti pubblicati, e questo perché l’Ex Provincia ha omissato alcuni provvedimenti, lasciandone comunque altri in chiaro.

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Partendo da questi, a subire pesanti sanzioni sono stati i sindaci pro tempore di Lucca Sicula e Bivona (nel primo caso insieme al gestore del servizio idrico) da, rispettivamente, 4500 euro e 1500 euro. In entrambi i casi si contesta il fatto che gli impianti di depurazione fossero sprovvisti di alcuni specifici accorgimenti, come i pozzetti di ispezione, i misuratori di portata eccetera. Ben più salata è una sanzione comminata verosimilmente al gestore del servizio idrico (ma qui subentra l’omissis negli atti pubblicati) per il malfunzionamento di un impianto in una zona non individuabile della provincia: ben 10.500 euro è la richiesta di pagamento inoltrata che, come tutte le altre, finirà dinnanzi ad un tribunale perché impugnata da chi l’ha subita.

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Ci sono poi una raffica di sanzioni a privati tutti residenti ad Agrigento e tutte da seimila euro ciascuna per smaltimenti di reflui fognari privati senza il rispetto della normativa.

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