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Cronaca Palma di Montechiaro

Tentato omicidio a Palma, una storia infinita: i dissidi tra i Bracco e Cammarata

L'origine dei dissapori risalirebbe a molti anni fa, quando la vittima dell'agguato scappò con la figlia di Luigi Bracco per compiere la classica "fuitina". Cammarata non si sarebbe poi presentato il giorno del matrimonio. Da qui l'odio e le liti continue, fino alla sparatoria e agli arresti

Va arricchendosi di dettagli la vicenda che ieri ha portato all’arresto dei palmesi Luigi e Giuseppe Bracco, padre e figlio di 59 e 31 anni, rispettivamente suocero e cognato del bracciante agricolo Epifanio Cammarata, quest’ultimo vittima di due tentati omicidi avvenuti negli scorsi mesi di agosto e di settembre. I due – arrestati la notte tra venerdì e sabato dalla Squadra Mobile di Agrigento e dal Commissariato di Palma di Montechiaro - sono accusati di essere proprio le persone che volevano Cammarata morto. La Polizia di Stato, che ha indagato sugli agguati sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, aveva risposto alle domande dei giornalisti parlando di un movente rintracciabile in "vecchie liti familiari"

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, infatti, i dissapori tra Cammarata e la famiglia Bracco risalirebbero a molti anni fa, quando la vittima dell’agguato scappò con la figlia di Luigi Bracco per compiere la classica "fuitina". Messi davanti al fatto compiuto, le due famiglie riuscirono a trovare un punto di intesa, decidendo di far svolgere le giuste nozze per riparare il mal fatto. Venne fissata la data del matrimonio, prenotata la chiesa e il ristorante per il banchetto. Il giorno del fatidico "sì", tuttavia, la promessa sposa rimase ad attendere davanti l’altare Epifanio Cammarata che quel giorno non si fece vivo, lasciando tutti (sposa, parenti ed invitati) nello stupore e nello sgomento. 

Da quel momento tra Cammarata e i Bracco sarebbe quindi nata una infinita rivalità che è culminata nella sparatoria dell’ottobre scorso. Come ricostruito durante le indagini, inoltre, tra la fuitina, le mancate nozze e la sparatoria, sarebbero accaduti alcuni fatti significativi: Cammarata ha poi sposato, seppur civilmente, la donna che ha iniziato una nuova vita accanto al marito e perdendo così ogni tipo di rapporto con i familiari. Nel corso di questi ultimi anni, inoltre, Cammarata - nonostante la rottura con la famiglia della sposa - avrebbe chiesto di incassare parte dei guadagni derivanti dall’attività di produzione olio (i Bracco posseggono un frantoio), in virtù del ragionamento secondo il quale essendo la moglie una Bracco anche lei, e quindi anche lui, avrebbe dovuto avere parte degli utili del frantoio. Tutto questo ha innescato quella miscela esplosiva, secondo gli investigatori, che ha portato al mancato omicidio e agli arresti di ieri.

Inizialmente le piste seguite erano altre. La più corposa seguiva l’ipotesi del tentato omicidio per vendetta: anni fa, infatti, Epifanio Cammarata avrebbe provocato la morte di due persone in un incidente stradale avvenuto sulla Ss189 Agrigento – Palermo. Per questo gli inquirenti non hanno escluso questa pista fin quando non hanno scoperto i problemi di famiglia. 

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