Il "giallo" di Palma di Montechiaro, sentiti i conoscenti del 64enne
Verrà verosimilmente conferito nella giornata di oggi l’incarico – da parte della Procura, che sta coordinando l’inchiesta, - al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sul cadavere dell’uomo
Verrà, verosimilmente, conferito nella giornata di oggi l’incarico – da parte della Procura della Repubblica di Agrigento, che sta coordinando l’inchiesta, - al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sul cadavere dell’uomo ritrovato venerdì sera nello stabile abbandonato di via Alcantara. I carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro, che assieme ai colleghi della compagnia di Licata si stanno occupando delle indagini sul campo, pare che abbiano – cercando di fare chiarezza – sentito diverse persone: conoscenti del sessantaquattrenne Calogero Allegro. Non ci sono certezze categoriche – i carabinieri attendono l’esame autoptico anche per avere la piena conferma dell’identità della salma – , ma con il passare delle ore si farebbe sempre più forte l’ipotesi che quel cadavere, ritrovato nell’immobile che avrebbe dovuto ospitare la Pretura di Palma di Montechiaro, appartenga proprio a Calogero Allegro di cui, da giorni ormai, non si hanno più notizie.
Il cadavere trovato nello stabile abbandonato, non è escluso l'omicidio
Investigatori e inquirenti, a quanto pare, si trovano davanti ad un vero e proprio giallo. Il cadavere è stato trovato senza documenti di riconoscimento. La salma presenterebbe un trauma da schiacciamento alla testa e diverse ferite sulla cute. I militari dell’Arma, quelli della stazione di Palma di Montechiaro e quelli del reparto Operativo del comando provinciale di Agrigento, non è escluso – ma non ci sono conferme istituzionali – che anche oggi possano tornare nello stabile abbandonato di via Alcantara. Tutta l’area è stata già appositamente ispezionata e documentata, ma – in casi tanto delicati come questo – è possibile che venga effettuato un nuovo sopralluogo. Appare scontato, inoltre, che i carabinieri abbiano controllato tutta la zona circostante per accertare se vi siano o meno degli impianti di video sorveglianza pubblici o privati. Un “passaggio” investigativo quest’ultimo che è ormai diventato praticamente di routine. Nessuna indiscrezione, però, nemmeno su questo “fronte” trapela. I carabinieri del comando provinciale di Agrigento tengono, infatti, in attesa dell’autopsia, le bocche rigorosamente cucite.