Sarà lutto cittadino. Domani, giorno dei funerali di Michele Sanfilippo, il parapendista di 40 anni morto a seguito di un terribile incidente, Palma di Montechiaro si fermerà per rendergli omaggio e commemorare la sua memoria. Lo ha deciso ieri il sindaco Stefano Castellino. La salma dell'imprenditore, padre di due bambini piccoli, è stata dissequestrata ieri.

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I funerali si terranno domani, alle 11, in chiesa Madre. 

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Per i carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro, coordinati dal capitano Marco Currao della compagnia di Licata, la dinamica della tragedia verificatasi sabato, è chiara: è stato un incidente con il paracadute da parapendio. I militari dell'Arma hanno sentito, nella giornata di domenica, numerosi conoscenti, amici e familiari di Michele Sanfilippo. Tutti naturalmente ascoltati come "persone informate sui fatti". Il fascicolo d'inchiesta subito aperto dalla Procura della Repubblica di Agrigento viene coordinato dal sostituto Silvia Baldi.

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C'era vento, forte vento di Maestrale sabato. Secondo i militari dell'Arma, l'imprenditore quarantenne, da anni amante e praticante dello sport del parapendio, avrebbe perso il controllo del paracadute ed è dunque precipitato sulle rocce di Punta Pizzo Falcone, la montagna sovrastante a torre San Carlo. A ritrovarlo, dopo ore ed ore di ricerche e dopo che si è mobilitata la polizia, la Guardia costiera ed i carabinieri, sono stati i componenti dell'associazione "I Falchi" della Protezione civile, i carabinieri ed alcuni amici.