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Cronaca

"Fame" di lavoro e morti bianche: 33 vittime in 6 anni

Secondo il Cerdfos, centro studi della Cgil, tra il 2008 e il 2016 è cresciuto il tasso dei disoccupati: dal 16,7% al 24,3%

Dal 2012 al 2017 in provincia di Agrigento si sono registrate 33 morti bianche. Nel giorno della "Festa del Lavoro" sono i dati Inail e quelli rielaborati da parte dell’Osservatorio per la sicurezza sul lavoro di Vega Engineering a tracciare un quadro assolutamente preoccupante del fenomeno. Questo soprattutto per il 2017, che è stato letteralmente un anno nero. Stando ai dati, lo scorso anno sono morti in 9, il che posiziona la nostra provincia all’ottavo posto nazionale per incidenza sul totale di occupati. Se questi nel 2015, ultimo anno censito, erano 109.520, nove decessi rappresenta un caso ogni 12mila lavoratori.

Le morti bianche sono, comunque, l’evento più drammatico di una situazione complessivamente molto difficile per la nostra provincia, che si conferma sempre più "affamata" di lavoro. Guardando alla relazione del Cerdfos, centro studi della Cgil per il 2017, nel periodo tra il 2008 e il 2016 il lavoro è calato da 42,4% a 39,1%, mentre di converso è cresciuto il tasso dei disoccupati, lievitato dal 16,7% al 24,3%. Numeri pesantissimi anche rispetto alla già disastrosa situazione siciliana: è lo stesso lavoro del Cerdfos a mostrare come a livello regionale il tasso di occupati è oscillato negli anni tra il 44,1 e il 40,1%, mentre il tasso di disoccupazione registrato tra il 2008 e il 2016 è peggiorato dal 13,7% e il 22,1%.

Nell’Agrigentino è ancora più allarmante la situazione della disoccupazione femminile, dato che nello stesso lasso di tempo è cresciuto del 4,4%, passando dal 18% al 22,4%, percentuale quest'ultima inferiore alla media regionale.
 

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