La morte della 22enne curda picchiata dalla polizia, agrigentine tagliano i capelli in segno di lutto
Prima del calcio di inizio della partita Akragas-Marineo, allo stadio Esseneto, tante donne, con in testa l'assessore comunale Roberta Lala, si taglieranno una ciocca
Prima del calcio di inizio della partita Akragas-Marineo, allo stadio Esseneto, tante donne, con in testa l'assessore comunale Roberta Lala, si taglieranno una ciocca di capelli come gesto di solidarietà alle donne che protestano per la libertà di espressione. Un'iniziativa promossa dal Comune, in collaborazione con la società Akragas per stringersi attorno alle donne iraniane dopo la morte di Jina Masha Amini, la ventiduenne curda arrestata e picchiata dalla polizia islamica perché non indossava correttamente il velo.
Le ciocche saranno infilate dentro una busta per essere spedite all'ambasciata dell'Iran a Roma. "Anche da Agrigento - dichiara l'assessore Roberta Lala - partirà un grido globale di protesta contro il regime in Iran e a favore della libertà delle donne dopo la morte, il 14 settembre 2022, di Jina Masha Amini, la ventiduenne curda arrestata e picchiata dalla polizia islamica perché non indossava correttamente il velo". Il taglio dei capelli è una vecchia cerimonia usata in Iran e in altri paesi limitrofi. Significa "lutto": quando ci si trova di fronte a una grande tristezza o rabbia, allora ci si tagliano i capelli.