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La sentenza / Naro

“Morta dopo intervento in ambulatorio”: condanna definitiva per medico di base

Salvatore Bona, 72 anni, era imputato per la morte della pensionata 74enne Grazia Tedesco: la donna perse la vita a seguito di una banale operazione per le vene varicose

Un medico di base di Naro, il 72enne Salvatore Bona, è stato condannato definitivamente in Cassazione per omicidio colposo. La vicenda giudiziaria scaturisce a seguito della morte della pensionata 74enne Grazia Tedesco, deceduta il 6 novembre 2014 a seguito di un banale intervento chirurgico ambulatoriale per le vene varicose. Secondo l’accusa il suo medico di base, Bona appunto, “pur essendo stato avvisato dei sintomi post-operatori, avrebbe sottovalutato le conseguenze dell’operazione”. La donna morì per uno shock settico. La Cassazione ha inflitto 3 mesi e 20 giorni di reclusione per omicidio colposo e ha rigettato il ricorso dell’avvocato difensore Valentina Fabbrica. In primo grado al medico venne inflitta identica sentenza dal gup Luisa Turco del tribunale di Agrigento.

Nella vicenda era coinvolto anche il chirurgo vascolare catanese Biagio Di Stefano che aveva collaborato all’intervento chirurgico eseguito nello studio di Salvatore Bona. Di Stefano è stato invece assolto. Entrambi sarebbero stati più volte contattati dalla donna, preoccupata dai sintomi che la preoccupavano dopo l’operazione. Aveva la febbre ma, secondo le accuse, i medici avrebbero sottovalutato la situazione senza disporre il ricovero immediato in ospedale. Una settimana dopo Grazia Tedesco andò prima in ospedale a Canicattì e venne poi trasferita prima al “Sant’Elia” di Caltanissetta ed infine al “San Giovanni di Dio” di Agrigento dove è morta. Ma nessuna responsabilità è stata addebitata ai medici dei nosocomi.

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