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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Moria di pesci e anatre alla foce del fiume Akragas, escluso avvelenamento da aviaria

Il direttore dell’unità operativa Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dell'Asp: "Se ci fossero state infezioni sarebbero morti anche gli altri animali"

Possibile avvelenamento da pesticidi per le anatre e i pesci ritrovati morti alla foce del fiume Akragas, nella zona di Maddalusa. A far preoccupare i cittadini era stata una prima moria che ha colpito alcune delle tante anatre, poi il ritrovamento di alcuni pesci morti. In attesa dei risultati di tutti gli esami, dei corpi e dei campioni dell’acqua, eseguiti nei giorni scorsi dall’Asp e dall’Arpa, a tranquillizzare i cittadini è Antonio Izzo, medico veterinario, direttore dell’unità operativa Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.

"Per ciò che riguarda le anatre ritrovate morte abbiamo richiesto l’esame tossicologico – ha spiegato, il direttore di Veterinaria, Izzo –. Possibile avvelenamento da pesticidi. Lo escludo quindi in maniera categorica. Abbiamo inviato i test all’istituto zooprofilattico e a breve sapremo i risultati".

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento sta monitorando con attenzione il fenomeno: “Il servizio Asp preposto - afferma Izzo - si è immediatamente attivato per eseguire le necessarie indagini sul fenomeno e attivare gli interventi conseguenti. Già in occasione del momento in cui è stata segnalata la presenza di anatre morte sulle rive del fiume, l’Asp di Agrigento, insieme all’Arpa, ha provveduto ad eseguire il prelievo delle acque per la valutazione del grado di potabilità e per la ricerca della presenza di pesticidi mentre una nuova campionatura è già stata effettuata. La carcasse di alcuni volatili sono inoltre già state inviate all’Istituto Zooprofilattico di Palermo per procedere ad un esame tossicologico e controllo Sars che sveli le cause del decesso e lo stesso si sta facendo in queste ore recuperando, con l’impiego di nostro personale specializzato, i pesci morti lungo il tratto di fiume”. Obiettivo aziendale è dunque quello di venire tempestivamente a capo della questione tutelando la salute di cittadini e della fauna locale oltreché la salubrità dell’ambiente.

Anche sulla moria dei pesci Izzo comunque tranquillizza i cittadini, in attesa dei risultati degli esami. "Per quello che riguarda la moria di pesci – chiarisce il medico veterinario - è stato fatto un allarmismo esagerato, in quanto i pesci morti sono solo 6, mentre gli alti sono ancora presenti nel fiume, poi abbiamo fatto anche esami dell’acqua, ma se ci fossero stati problemi importanti i pesci morti sarebbero di più. Si è creato un allarmismo esagerato - aggiunge Izzo -, ma se ci fossero state infezioni sarebbero morti anche gli altri animali. Il problema più grande era l’aviaria e questo lo possiamo escludere".

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