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Cronaca

Montaperto: Il presepe vivente Amato: "Qualcosa di unico"

Un'atmosfera surreale, odori e saporti che incredibilmente evocano il natale di un tempo

Un'atmosfera surreale, odori e saporti che incredibilmente evocano il Natale di un tempo. Vecchi mestieri e vecchissime abitudini: è il presepe vivente di Montaperto, da ieri aperto al pubblico.

Sotto lo sguardo di chi ha lavorato per mesi, il direttore organizzativo dell'evento, Nino Amato, insieme al sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, e al sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, ha inaugurato con il consueto taglio del nastro la quarta edizione di un presepe che meravigliosamente mette insieme decine e decine di montapertesi.

"Abbiamo lavorato per ben due mesi
- ha detto Nino Amato - alla fine il risultato ci premia. Quest'anno ho assillato veramente tanto i cittadini di Montaperto, tengo particolarmente alla riuscita di questo presepe e passeggiando vedrete qualcosa di incredibilmente unico". Dello stesso avviso è Marco Zambuto, sorpreso e sorridente per i vicoli di Montaperto.

Dalla "dulciara" al "siggiaru", questi i vecchi mestieri presenti nella borgata di Montaperto, un luogo che raccoglie all'incirca 400 anime che unitamente nei prossimi giorni regaleranno, a chi visiterà il "loro" presepe vivente, emozioni alquanto suggestive.

Foto di Calogero Montana Lampo

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