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Cronaca Montallegro

"Adesca bimba di 9 anni con caramelle e pochi euro per baciarla e palpeggiarla", chiesto rinvio a giudizio di 70enne

L'uomo, nel maggio dell'anno scorso, è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di atti sessuali con minorenne. La piccola ha confermato le accuse nell'incidente probatorio

L'adescamento con piccole regalie, i palpeggiamenti e i baci "rubati". Dieci mesi dopo l'arresto, un settantenne di Montallegro rischia di finire a processo con l'accusa di atti sessuali con minorenni. La Procura ha, infatti, chiesto il suo rinvio a giudizio.

"Mi ha invitato ad andare nel garage di casa sua per vedere alcuni giochi, poi mi ha regalato della caramelle e dei bracciali e mi ha dato 5 euro. A quel punto mi ha improvvisamente palpeggiato e baciato, sono scappata dentro casa dove c'era sua moglie. Dopo pranzo, purtroppo, l'episodio si è ripetuto". Questo il racconto schock fatto in aula dalla presunta vittima.

La piccola ha confermato le accuse in occasione dell'incidente probatorio che si è celebrato nei mesi scorsi davanti al gip Micaela Raimondo. La ragazzina e la sorella hanno confermato le accuse, messe a verbale con i carabinieri, in quella che, a tutti gli effetti, è un'anticipazione del processo: la prova, infatti, sarà pienamente utilizzabile.

Le due minorenni avevano risposto al pm Emiliana Busto, al difensore dell'indagato, l'avvocato Giuseppe Lo Gioco, e agli stessi legali che rappresentano le "persone offese", ovvero la presunta vittima e i genitori, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone. Dal loro racconto è arrivata una sostanziale conferma delle accuse.

Il settantenne, secondo la versione fornita dalla bimba che poi si è confidata con la madre, il 6 marzo dell'anno scorso avrebbe palpeggiato e baciato la bambina, figlia di un'amica di famiglia, in una circostanza in cui l'avevano invitata a pranzo. Gli abusi sarebbero avvenuti a più riprese. La moglie dell'indagato avrebbe assistito ad una delle scene senza avere avuto, comunque, alcun ruolo.

Nelle scorse settimane il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha disposto la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e adesso è stato chiesto il rinvio a giudizio. L'udienza preliminare è stata fissata per il primo aprile davanti al giudice Stefano Zammuto.

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