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L'inchiesta

Minorenne costretta a prostituirsi dalla madre e dalla sorella, il Riesame: restano in carcere

Le due donne, in base alle indagini dei militari della compagnia di Partinico, vendevano il loro corpo costringendo anche la ragazzina a subire abusi

Restano in carcere madre e figlia indagate nell'ambito dell'operazione sul giro di prostituzione a Partinico nei giorni scorsi con il coinvolgimento anche di una minorenne vittima di abusi. Confermati anche i domiciliari ad altri due indagati, mentre sono state parzialmente accolte le richieste di altri due uomini, anch'essi indagati. La decisione è del tribunale del riesame di Palermo che si è pronunciato sulla richiesta di revoca delle misure cautelari da parte degli avvocati difensori dei sei indagati. Le accuse a vario titolo sono di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, nonché di atti sessuali con minore. Le misure sono state eseguite dai carabinieri tra le province di Palermo e Agrigento.

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Madre e figlia, in base alle indagini dei militari della compagnia di Partinico, si prostituivano costringendo anche la minorenne a subire abusi. Le due donne sono assistite dagli avvocati Rosangela Barretta e Salvatore Di Chiara. Confermati i domiciliari per gli altri due indagati difesi da Maria Polizzi e Luigi La Placa. Altri due uomini hanno avuto accolte le loro richieste. Uno difeso dall'avvocato Antonio Maltese ha avuto revocato l'obbligo di permanenza in casa dalla 20 alle 7, e quindi non ha più alcuna misura, l'altro invece, difeso dall'avvocato Cinzia Pecoraro, ha avuto revocato sempre l'obbligo di permanenza nelle ore notturne, ma è stato confermato l'obbligo di dimora.

Minorenne costretta a prostituirsi dalla madre e dalla sorella: scattano sei arresti

(fonte: ANSA).

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